Da oggi scatta l’obbligo del POS per operazioni superiori ai 30 euro; pertanto, coloro che effettuano attività di vendita o di prestazioni di servizi saranno obbligati ad avere tale dispositivo per accettare pagamenti con carte di credito o bancomat, col divieto di richiedere un sovrapprezzo legato al suo utilizzo. E allora c’è il consigliere regionale Leoni che presenta una risoluzione all’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna per chiedere di intervenire, con i mezzi che riterrà più idonei, presso Governo e Parlamento affinché sia rinviata l’entrata in vigore, per almeno un anno, dell’obbligo del POS che scatta da oggi e contestualmente mettere mano alla questione delle commissioni bancarie per avere i costi dei servizi POS in media con gli altri Paesi dell’Unione Europea.
Il consigliere, nel rilevare che l’installazione ha costi molto alti e che anche le commissioni risultano essere molto onerose, chiede di evitare di creare “un nuovo balzello ai danni di commercianti, artigiani e professionisti che già vivono sulla loro pelle gli effetti della perdurante crisi economica”.
Di seguito il testo della risoluzione presentato alla Regione Emilia Romagna
Bologna, 27 giugno 2014
Al Presidente
dell’Assemblea Legislativa
della Regione Emilia Romagna
SEDE
RISOLUZIONE
L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna
premesso
– che l’Italia è tra i Paesi d’Europa ad avere il maggior carico fiscale sulle aziende;
– che la disoccupazione ha raggiunto nel nostro Paese il record negativo del 13,6%;
– che la disoccupazione riferita alla fascia di età giovanile è addirittura del 46%;
considerato
– che dal prossimo 30 giugno scatterà l’obbligo del POS per operazioni superiori ai 30 Euro e che, pertanto, coloro che effettuano attività di vendita o di prestazioni di servizi saranno obbligati ad avere tale dispositivo per accettare pagamenti con carte di credito o bancomat, col divieto altresì di richiedere un sovrapprezzo legato all’utilizzo di tale strumento;
– che l’installazione dei POS ha costi molto alti e che anche le commissioni risultano essere molto onerose;
– che di fatto alcuni operatori saranno costretti, in alcuni casi, ad effettuare operazioni in rimessa a causa dei guadagni inferiori alle commissioni;
– che bisognerebbe evitare di creare un nuovo balzello ai danni di commercianti, artigiani e professionisti che già vivono sulla loro pelle gli effetti della perdurante crisi economica;
valutato
necessario quindi rivedere tale disposizione e contestualmente mettere mano alla questione delle commissioni bancarie;
IMPEGNA
la Giunta regionale dell’Emilia Romagna
ad intervenire, con i mezzi che riterrà più idonei, presso Governo e Parlamento affinché sia rinviata l’entrata in vigore, per almeno un anno, dell’obbligo del POS e contestualmente mettere mano alla questione delle commissioni bancarie per avere i costi dei servizi POS in media con gli altri Paesi dell’Unione Europea.