I numeri sono in calo, ma fanno comunque impressione: mantenere l’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna ci costa ogni anno più di 31 milioni di euro. Ed è solo una parte di quanto costa complessivamente la Regione, e tutte le società partecipate e in qualche modo legate a questa realtà.
Come si legge in una nota dell’ente: “Continua a diminuire il costo dell’Assemblea legislativa regionale. Nel 2013, infatti, è stato di 31 milioni e 153 mila euro, in calo (-3,11%) rispetto ai 32 milioni e 153 mila del 2012 e ai 35 milioni e 353 mila del 2010 (4,2 milioni in meno, -11,88%), anno di inizio legislatura. I 31,153 milioni del 2013 corrispondono a una cifra che si conferma di poco inferiore ai 7 euro per ogni cittadino dell’Emilia-Romagna, al di sotto, quindi, degli 8 euro pro-capite fissati quale tetto massimo dalla legge regionale 17/2012, con cui si è scelto il principio del costo standard, recependo anche le indicazioni nazionali sulla riduzione dei costi della politica nelle Regioni.
È quanto si ricava dal bilancio consuntivo 2013 dell’Assemblea legislativa, licenziato nei giorni scorsi dall’Ufficio di Presidenzae approvato oggi all’unanimità dalla commissione Bilancio, Affari generali e istituzionali, dove è stato illustrato da Mario Mazzotti, consigliere questore dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea. Il provvedimento andrà ora in Aula per il via libera definitivo.
Più in generale, l’anno scorso lo stanziamento complessivo assestato è stato pari a 36,036 milioni (2,781 milioni in meno rispetto ai 38,817 quello del 2012, pari a -7,16%), di cui 33,277 milioni impegnati, per un avanzo complessivo di amministrazione, sommate le maggiori entrate (36.044 euro), le insussistenze (678 mila euro) e i residui passivi perenti (384 mila), di 3,857 milioni di euro”.