Sembrano testimoni muti, ciechi e sordi, si sforzano di apparire tali per non disturbare, pregando che la violenza finisca. Silenzi che crescono dentro di loro, li accompagneranno per sempre e diverranno sofferenze eterne, patologie di ogni tipo e forse violenza ancora, nuova violenza.
E’ quel che accade ai bambini che assistono alla violenza dei genitori, quella quasi sempre dell’uomo verso la donna, quella che sempre e inevitabilmente si riversa sui bambini stessi – che sia con i fatti o con le ferite emotive.
Cristiana Cesari, attenta e sensibile scrittrice di casa nella Bassa, dà loro voce nel libro “Io vedo e non mi muovo”, edito per i tipi di Caosfera.
Il titolo è icastico, quel “Io vedo e non mi muovo” spiega quel gelo venato di terrore e sensi di colpa vissuti dai piccoli che emerge prepotente di pagina in pagina.
Non induge mai nel morboso Cesari, rispettosissima dei toni da intima e pudica confessione che i bambini intervistati, divenuti oggi grandi, riescono finalmente a esplicitare.
Nel libro c’è “Il punto di vista di chi è costretto a vedere. Del bambino che vive e vede la violenza senza potere fare nulla – spiega Cristiana Cesari – La violenza assistita è come il fumo passivo. Fa male, tuo malgrado.Credo che quello dei miei cinque testimoni sia un punto di vista molto importante e mi sono illusa che possa contribuire in qualche modo a fare riflettere. Perchè la violenza in tutte le sue sfumature, è un’energia maledetta che investe e danneggia chiunque si trovi anche solo a respirarla“.
Nella quarta di copertina si legge:
“Che cosa accade alle piccole anime quando le due persone che dovrebbero garantirne la serenità diventano coloro che la sconvolgono?
Che cosa accade alle piccole anime quando sentono, nel loro nido, le grida e i suoni della violenza? Il male uscire dalle labbra e dalle mani di colui che doveva usarle per abbracciare e rassicurare?
Quanto questa esperienza ha pesato sulla costruzione del loro carattere e sul loro modo di affrontare la vita, quanto sui loro rapporti personali e intimi?
Ho fatto queste domande a cinque piccole anime che sono diventate grandi. Cresciute con la zavorra di aver visto e sentito. Ferme. Paralizzate da un sentimento che tuttora rimane a loro incomprensibile“.
Il libro – le cui royalties l’autrice devolve al centro Antiviolenza di Modena – si può acquistare on line su:
Libreria Libre!. Via Scrimiari 51 Verona
Libreria Emily Book Shop. Via Fonte d’Abisso 9/11 Modena