“Una pianificazione corretta della gestione delle acque di piena, con casse di espansione e di laminazione, aree golenali allagabili in caso di emergenza, che sono interventi da pianificare a scala di bacino, sono necessarie periodiche manutenzioni di ripristino di profili di alvei e argini” .
E’ quanto spiega in una intervista a Modena Today Gilberto Bonaga, geologo e docente di Geologia applicata presso l’Università di Bologna, che fornisce interessanti riflessioni e risposte sul presente e sul futuro delle zone colpite dall’alluvione .“Va effettuata la pulizia dalla vegetazione che in caso di piena potrebbe essere trascinata via ed accumulata contro opere trasversali al corso d’acqua (ponti, briglie…) trasformandoli in dighe e facendoli crollare. É molto difficile intervenire sui danni creati dagli animali, perchè in superficie non sono sempre ben visibili. Ma si dovrebbero fare ispezioni e controlli per verificare la presenza di tane e buchi ed intervenire dove necessario. Per fare questa opera di controllo, ci vuole personale e non so se ce ne è a sufficienza”
Leggi l’intervista di Francesco Baraldi a Bonaga.
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