Il deputato modenese Matteo Richetti si è ritirato dalle primarie del centrosinistra alla presidenza della Regione Emilia-Romagna. Pur senza annunciare un suo passo indietro, non ha infatti presentato, la propria candidatura, al termine fissato alle 12. Dietro la decisione potrebbe esserci la notizia che Richetti risulta iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta “spese pazze” della Regione, dove è stato presidente dell’Assemblea legislativa.
Il comitato organizzatore delle primarie sta in queste ore verificando la validità delle firme degli altri due candidati Pd, Stefano Bonaccini e Roberto Balzani, ai quali dovrebbe aggiungersi Matteo Riva del Centro democratico. Lo annuncia l’Ansa.
Richetti ha poi mandato un sms ai suoi sostenitori.
“Tra ieri sera e stamattina – è il testo riportato da Repubblica– ho dovuto prendere una decisione. Di quelle che non ci dormi. Mi fermo qui. Ci sono cose di fronte alle quali ci si ferma. Se c’è una cosa che ci unisce è che per noi la politica è un pezzo fondamentale della nostra vita. Ma non è la vita. Io continuo e continuerò a usare il noi, ma questa volta vi devo chiedere di rispettare una scelta che è personale. Immaginando il vostro dissenso. Facciamo ricorso a tutta la nostra amicizia, se riusciamo. Non ho parole a sufficienza per pronunciare le mie scuse, ad ognuno di voi, al vostro impegno, alla vostra passione. Vorrei farlo di persona con ognuno di voi, guardandovi negli occhi. Un abbraccio forte, a tutti. Matteo Richetti”.