A Bondeno le verifiche successive al fortunale del 29 ottobre non si sono esaurite. Proprio a seguito di queste ultime, la Polizia municipale dell’Alto Ferrarese ed il Comune di Bondeno hanno deciso di interdire alla circolazione il tratto della pista ciclabile che costeggia il canale di Burana, dal Cavo Napoleonico fino ai confini con il Comune di Vigarano. Il tratto in questione coincide con quello interessato dal passaggio della tromba d’aria che ha scoperchiato il Palacinghiale e provocato vari danni, senza contare l’abbattimento di quindici alberi a Settepolesini. Motivo che ha portato nei giorni scorsi anche alla circolazione a senso unico alternato in via Comunale, a seguito delle buche provocate dalla caduta degli alberi e al conseguentemente (possibile) cedimento di un lato della carreggiata
. «Nel caso della pista ciclopedonale – spiega in una nota l’assessore all’ambiente e ai lavori pubblici, Marco Vincenzi – la scelta adottata è di buon senso. La tromba d’aria ha danneggiato vicino alla pista anche un capannone ad uso privato. Questo significa che, man mano che si stanno verificando le varie situazioni, emergono altre criticità provocate dal forte vento e dal maltempo nella zona. In ogni caso, il tratto della pista ciclabile che va da via Delle Rose e arriva fino al Cavo Napoleonico non presenta problemi e si potrà continuare a percorrere. E’ quello alberato che procede in direzione Vigarano a destare preoccupazione. Per valutare la situazione – conclude l’assessore – incaricheremo nel corso della prossima settimana un’azienda specializzata, per verificare la sicurezza delle piante e scongiurare la caduta di rami, che possono essere pericolosi».
«Il tratto interessato dal provvedimento – argomenta il comandante della Polizia municipale, Stefano Ansaloni – è interessato da verifiche e per scongiurare incidenti dovuti alla caduta dei rami si è deciso di adottare sul territorio comunale bondenese questa misura di interdizione, dal momento che spesso si trovano sulla pista ciclisti e intere famiglie. Quindi, per ragioni di sicurezza, siamo costretti a chiudere il tratto alberato, fino a controlli ultimati sulle piante».