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Precari della ricostruzione, il caso torna in Regione con Alleva (L’Aer)

da | Nov 7, 2018 | Mirandola | 0 commenti

Il consigliere regionale Piergiovanni Alleva (L’Altra Emilia-Romagna) ha presentato una risoluzione per impegnare la Giunta ad attivarsi per la stabilizzazione dei 600 precari impiegati tramite agenzie interinali nei Comuni interessati dal terremoto 2012. Ecco il testo

Premesso che

In seguito agli eventi sismici del 2012, che hanno colpito duramente il territorio regionale, le amministrazioni pubbliche del cratere del sisma per fronteggiare l’emergenza si sono dotate di personale aggiuntivo, per mezzo di risorse messe a disposizione dai fondi per la ricostruzione dallo Stato e dalla Regione Emilia-Romagna.

Tramite la Struttura del Commissario Delegato, con un bando per l’affidamento del servizio di somministrazione di lavoro temporaneo attraverso agenzia interinale, sono stati attivati più di 600 contratti di lavoro.

In questi oltre sei anni i lavoratori, in gran parte dipendenti a tempo indeterminato delle agenzie interinali aggiudicatarie del bando, prima Obiettivo Lavoro poi Manpower, hanno ricoperto e ricoprono tutt’ora mansioni preziose per le amministrazioni comunali, in diversi ambiti non solo negli uffici tecnici, ma anche nei servizi amministrativi, sociali ecc., oltre che per le prefetture e la Regione stessa.

Tali lavoratori sono inquadrati rispettando i contratti collettivi del settore, come da art.51 D.Lgs 81/2015, avendo però durata breve, in genere da pochi mesi, semestrali o fino ad un anno, in rari casi di durata superiore.

Pur nelle difficoltà incontrate sia nell’avvicendamento fra le due agenzie interinali, sia nei passaggi di rinnovo dei contratti, dal periodo di lavoro con vuoto contrattuale, a indebiti e repentini spostamenti di mansione, ad arbitrari riduzioni di orario lavorativo settimanale ecc., questi lavoratori sono stati fondamentali e preziosi per la ricostruzione del post sisma.

valutato che

I lavoratori in questione già da sei anni ricoprono mansioni importanti e nodali, non limitate alla ricostruzione post sisma, ma legate al funzionamento ormai di routine di comuni, anche di piccole dimensioni, che soffrono la congenita carenza di personale, ed hanno acquisito ed affinato competenze specifiche.

La formula della somministrazione di lavoro temporaneo tramite agenzia interinale ha generato problemi continui e di diversa natura ed inoltre non consente la stabilizzazione anche di quel personale ormai prezioso per la pianta organica delle amministrazioni, come ribadito anche nelle recenti modifiche apportate dalla “Riforma Madia” al Testo Unico del Pubblico Impiego e non è ancora chiaro se in futuro sarà possibile usufruire delle riserve di posti in un concorso pubblico poiché, secondo la legge n. 172 del 4 dicembre 2017, seguita al decreto legge 148/2017, le pubbliche amministrazioni “possono” applicare una riserva di posti, ma non “devono” farlo.

Questi 600 lavoratori ad oggi conservano la sola certezza del termine del loro servizio per le amministrazioni coinvolte dal sisma del 2012, termine ad oggi fissato al 31/12/2018 e che probabilmente non andrà oltre la chiusura dello stato di emergenza fissata al 31/12/2020.

Impegna la Giunta

In prospettiva di aiutare il passaggio di stabilizzazione della parte del personale somministrato ormai entrato di fatto in pianta organica delle amministrazioni, riconoscendone competenze e impegno, attraverso bandi di concorso che prevedano la riserva dei posti.

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