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“Ci sono troppi morti per influenza, i medici facciano vaccinare i pazienti a rischio”

da | Nov 7, 2018 | In Primo Piano, Mirandola, Sanità | 0 commenti

“Ci sono troppi morti per influenza, i medici facciano vaccinare i pazienti a rischio”. E’ il forte appello dell’Ausl di Modena, che chiama in causa anche precise responsabilità deontologiche dopo che la scorsa stagione l’epidemia influenzle  ha fatto morire 5 persone e ha fatto rischiare il decesso ad altri 19 pazienti.  Più di 80 mila persone si sono ammalate: numeri altissimi pe runa piccola provincia come la nostra. Ora è il momento di avvio della campagna di vaccinazione antinfluenzale gratuita per le persone più fragili, tra cui anziani, adulti con più di 65 anni, bambini e pazienti con patologie croniche, donne in gravidanza e operatori sanitari e socio-sanitari.

L’Azienda USL di Modena, insieme a Ordine dei Medici, Federazione dei Medici di Medicina Generale (FIMMG) e Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) di Modena, ribadisce l’importanza della vaccinazione per proteggersi dall’influenza, ormai alle porte. Lo scorso anno – spiega una nota dell’Ausl –  l’epidemia ha colpito 82mila persone in provincia di Modena, con 19 casi gravi e 5 decessi: numeri che evidenziano la sottovalutazione in merito alla sua pericolosità e ai costi sociali, elevatissimi. Proprio per questo la campagna vaccinale ha il duplice obiettivo di proteggere le categorie più a rischio di complicanze, vaccinandole direttamente oppure vaccinando chi sta loro accanto, e garantire il corretto funzionamento dei servizi essenziali, sanità in primis. Tra le iniziative promosse nell’ambito della campagna, infatti, diverse riguardano gli operatori sanitari e socio-sanitari, con l’obiettivo di migliorare il buon risultato raggiunto l’anno scorso: nel 2017 l’Azienda USL ha infatti vaccinato il 38,2% dei propri operatori, raddoppiando in 5 anni la copertura, su una media regionale del 29,6%.

Durante la scorsa campagna antinfluenzale sono state vaccinate 116.384 persone in provincia di Modena, di cui 87.400 tra gli over 64enni, con una copertura del 54,9%, superiore alla media regionale (53,1%). La Regione Emilia Romagna, confrontando le passate epidemie, stima un aumento del 22% circa di persone colpite (+125.000 casi).

Per la nuova campagna è stato effettuato un primo acquisto di 126.000 dosi: sono i Medici di medicina generale e i Pediatri ad effettuare il 97% dei vaccini, confermandosi figure centrali nell’informare e promuovere presso i propri assistiti una maggiore adesione alla vaccinazione. Numerose sono le categorie di persone che, oltre agli ultrasessantacinquenni, hanno diritto alla vaccinazione gratuita: l’attenzione si rivolge infatti anche alle persone portatrici di patologie croniche, alle persone affette da deficit immunitari e da diabete, alle donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, ai familiari e contatti di persone ad alto rischio di complicanze e agli addetti a rilevanti servizi pubblici, tra i quali la sanità.

Le dichiarazioni

Cintori: medici, ruolo cruciale per informare e promuovere il vaccino

Ancora oggi si registrano in Italia migliaia di morti dovute a complicanze cardiopolmonari post-influenzali – spiega il Segretario Federazione Italiana Medici Medicina Generale di Modena Dante Cintori –. È ormai chiaro che nelle persone con più di 64 anni, nei pazienti con patologie cardiovascolari, in quelli affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva, nei pazienti diabetici e in quelli con deficit immunitari, a fianco delle terapie mediche la vaccinazione è fortemente indicata. Come segretario provinciale dei Medici di Famiglia voglio quindi ricordare ai miei colleghi il ruolo cruciale che abbiamo, come medici, nell’informazione e nella corretta promozione del vaccino a tutti i nostri assistiti”.

Zennaro: vaccini controllati e garantiti, no a false informazioni

“L’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Modena – precisa il Presidente Mauro Zennaro – ritiene necessario sanare la frattura che ancora esiste tra la scienza e alcune credenze. I vaccini sono presidi fondamentali severamente controllati e garantiti riguardo i profili di sicurezza proprio perché predisposti alla popolazione sana o potenzialmente fragile come neonati e anziani. Nessun dato scientifico li correla a effetti negativi come talora viene espresso da una informazione priva di fondamenti”.

Cionini: su bambini e gravide coperture troppo basse

“La vaccinazione antinfluenzale – sottolinea Roberto Cionini, Pediatra di Libera scelta – viene proposta gratuitamente e su chiamata attiva ai bambini affetti da patologie croniche, ma le coperture sono ancora vergognosamente basse (18-20%): ciò pone un serio interrogativo di coscienza a tutti gli operatori sanitari dell’Area pediatrica e richiede con forza un intervento educativo di sensibilizzazione e promozione anche verso gli operatori sanitari. Sottolineo inoltre l’importanza del vaccino nelle donne in gravidanza (2°-3° trimestre): l’influenza può causare gravissime complicanze a carico del feto e delle stesse donne, a fronte di effetti collaterali della vaccinazione assolutamente irrilevanti e della possibilità di dare una copertura anticorpale specifica ai neonati nei primi 6 mesi di vita extrauterina”.

Annicchiarico: vaccinazione degli operatori è una responsabilità deontologica

“La vaccinazione degli operatori sanitari e di chi opera nell’ambito dei servizi di pubblica utilità – all’interno della più generale campagna antinfluenzale – presenta un connotato deontologico, in ordine alla responsabilità che i professionisti della sanità hanno rispetto ai propri pazienti di proteggerli e non essere essi stessi veicolo di contagio – aggiunge il Direttore generale dell’Azienda USL Massimo Annicchiarico –. A questa si associa la possibilità di garantire attraverso la prevenzione dell’influenza negli operatori sanitari anche il pieno funzionamento dei servizi in un momento di particolare bisogno”. 

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