E’ in corso “L’Autunno in Tavola”, la rassegna agroalimentare che si tiene lungo tutta la Bassa Modenese, e organizzata dall’Unione Comuni Modenesi Area Nord.
Obiettivo, spiega una nota, promuovere le attività produttive della Bassa per far sì che i loro prodotti risultino appetibili non solo per le piccole realtà locali e limitrofe, ma anche per i grandi nuclei commerciali. “L’Autunno in tavola” è partita sabato scorso e andrà avanti all’8 dicembre e toccherà tutti i Comuni dell’Area Nord. Ciascuno di essi proporrà un prodotto locale: San Possidonio valorizzerà la mela campanina ed il Parmigiano Reggiano, a Concordia toccherà la zucca, San Felice celebrerà il salame tipico, Mirandola i funghi, San Prospero l’aceto balsamico, Cavezzo l’uva, Camposanto lo gnocco ingrassato, Medolla la rinomata pera IGP dell’Emilia Romagna, mentre Finale Emilia adotterà la sfogliata. Per tutta la durata dell’iniziativa i ristoranti che hanno aderito alla manifestazione proporranno un piatto caratteristico a base del prodotto scelto dal rispettivo Comune.
“Nell’ambito de “L’Autunno in Tavola” il CEAS “La Raganella” promuove un’altra importantissima iniziativa realizzata in collaborazione con FIAB Modena e l’Associazione Città d’Arte della Pianura Padana. Si tratta di una biciclettata che avrà luogo il 19 ottobre con partenza alle ore 10.00 da Piazza Repubblica di Concordia. Percorrendo una nuova pista ciclabile si arriverà fino a San Possidonio, dove alle ore 11.00 ci saranno degustazioni a base di gnocco e tigelle. Il ricavo sarà devoluto al progetto “Biciclette a fiumi” che si propone di promuovere il turismo della bicicletta nel nostro territorio”.
“La nostra area deve credere maggiormente nel turismo – afferma l’Assessore Ucman al Marketing e Promozione del Territorio Fernando Ferioli – Questa zona vanta moltissimi prodotti unici e di alta qualità che però non godono di una promozione sufficiente. I grandi distributori sono alla ricerca di prodotti come i nostri, eppure nei supermercati non troviamo specialità nostrane, ma alimenti importati: sono assurdità del mercato globalizzato che dobbiamo combattere. Il nostro compito è approfittare dell’Expo del prossimo anno per formare una rete che si proponga con i nostri prodotti”.