CONCORDIA SULLA SECCHIA – Il giorno del terremoto della Barbi G. erano rimaste solo le macerie. Distrutta la fabbrica, inutilizzabili i macchinari, morale a terra. Poteva essere quella la parola fine di una lunga storia imprenditoriale di successo, sarebbe stata un’uscita di scena comprensibile. Ma qui a Concordia la testa è dura, la voglia di lavorare è tanta e non si ha paura di nulla. Non si ha paura della crisi economica, non si ha paura dei cambi di gusti del consumatore, non si ha paura della concorrenza a basso prezzo, neanche del terremoto.
E così sabato si può festeggiare, perchè apre al pubblico lo spaccio della maglieria, una scelta coraggiosa anche perchè si trova nel cuore del paese, in via Valnemorosa. “Il coraggio é restare e lottare. Abbiamo faticato per rialzarci dopo il crollo del nostro laboratorio nel 2012 ma mai abbiamo pensato di spostarci o di lasciare la nostra casa e il nostro territorio. Al giorno d’oggi ci vuole coraggio per restare e pazzia per investire“, spiega orgogliosa Alice Gattamorta, responsabile comunicazione della ditta di famiglia.
Aggiunge che “Sweater made in Italy è il marchio della Barbi G. che nasce da 30 anni di esperienza nel settore della maglieria tutti vissuti in via Valnemorosa 2 a Concordia sulla Secchia. Il sisma ci ha tenuto fermi per un po’ di tempo, con le grandi produzioni siamo ripartiti nel 2015. Adesso oltre alla vendita on line dei capi creati interamente da noi, abbiamo deciso di riaprire lo spaccio nel cuore del nostro paese. Vendiamo capi unici, realizzati con cura al dettaglio, veramente 100% made in Italy. Sweater ha il coraggio di investire sul territorio e sulla buona qualità dei prodotti offerti, acquistare uno dei nostri capi significa sostenere l’artigianato locale e le piccole aziende che lottano per mantenere alti gli standard di qualità. Noi non rivendiamo capi ma li realizziamo interamente, dalla scelta delle materie prime fino al vostro acquisto. Vediamo il commercio come una rete attaverso il quale il paese si sostiene. Cooperazione e voglia di mettersi in gioco sono fondamentali per sostenere le piccole attività che lottano contro le grandi distribuzioni“.
Quella di aprire lo spaccio in paese è una scelta in controtendenza, anzi, addirittura anticiclica, spiega la responsabile comunicazione di Sweater. “Fino al 2009 oltre alla produzione per maglifici di Carpi avevamo uno spaccio con vendita capi su misura, poi abbiamo sospeso il dettaglio dando priorità alla produzione per i grandi maglifici. Ora però sentiamo il bisogno di affermarci con un marchio nostro che rispecchia ciò che siamo e che ci piace. I nostri campioni sono frutto di esperienza e ricerca: vestiamo tutte le donne, nessuna esclusa, nessuna taglia, nessuna età“. Lo spaccio è declinato anche in una veste nuova, con vetrine che sono anche su Internet e Facebook.
L’inaugurazione del negozio è prevista sabato 8 dicembre dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Piccolo rinfresco nel pomeriggio.