Lunedì 10 dicembre, intorno alle ore 20 circa, durante il servizio di vigilanza autostradale, in A1 carreggiata sud, gli agenti di una pattuglia della Polizia Stradale hanno notato un autoarticolato, con targa albanese, sul cui semirimorchio era stata caricata una frantumatrice da cava, marca RIMAC mod. Moby 1000, di grandi dimensioni, ai limiti della sagoma massima consentita.
Dopo aver intimato l’alt per effettuare il controllo presso il Casello di Modena Nord, gli agenti hanno accertato la regolarità della sagoma, contestando però un’irregolarità del cronotachigrafo. Soffermandosi sulla documentazione del carico ed accertando che la targhetta identificativa del mezzo era stata asportata, gli agenti hanno richiesto l’ausilio di personale dell’ufficio di polizia giudiziaria per accertare la provenienza del veicolo.
Contattando la casa costruttrice, è stato possibile verificare che il mezzo era stato rubato nella notte, intorno alle ore 4, nei pressi di una cava con sede a Rudiano, nel bresciano.
Accertata quindi la provenienza illecita della merce trasportata, per la quale era stata predisposta tutta la documentazione necessaria per portarla verso l’Albania, e ritenendo sussistente il pericolo di fuga delle due persone a bordo, due cittadini albanesi di 48 e 23 anni, incensurati, la Polizia li ha posti in stato di fermo e il PM di turno ne ha disposto il trasferimento in carcere. Ora i due dovranno rispondere di ricettazione.
La frantumatrice, del valore di 75.000 euro, non coperta da assicurazione contro i furti e di vitale importanza per lo svolgimento dell’attività della cava, è stata riconsegnata ai proprietari.