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Mirandola, approvato il bilancio. Benatti: “Necessario promuovere il nostro territorio con un piano d’area”

da | Gen 5, 2019 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – Via libera dal Consiglio comunale al bilancio 2019/2021, l’ultimo del mandato Benatti. Nella seduta del 27 dicembre scorso, infatti, l’assemblea consiliare di Mirandola, con il voto a favore della maggioranza e contrario della minoranza, ha approvato la manovra del Comune.

Secondo quanto riferisca una nota del Comune, il bilancio per il 2019 propone investimenti per più di 20 milioni di euro, coniugando ricostruzione, innovazione, sicurezza e crescita, con un piano di interventi che favorisca e sostenga la positiva fase economica che sta attraversando la città.

Il sindaco Maino Benatti affida ad una nota il commento:

Il 2019 è l’ultimo anno di mandato di questa Amministrazione. A maggio si svolgeranno le elezioni comunali che sceglieranno un nuovo sindaco e un nuovo Consiglio comunale, questo bilancio ha quindi la funzione di gettare un ponte programmatico tra questo mandato e il prossimo. In questi anni abbiamo lavorato per ricostruire e per realizzare le condizioni per creare lavoro e benessere per i nostri cittadini. Nei prossimi anni bisogna continuare con questi obiettivi, investendo in sostegno alle imprese, in cultura, conoscenza, ricerca e formazione. Vanno sostenute le scuole ed è necessario promuovere il nostro territorio con un piano d’area.

La ricostruzione materiale è proseguita incessantemente da quel drammatico 2012 con risultati significativi ma il lavoro non è finito, servono ancora cinque/sei anni per avere una città moderna, sicura e bella. Del resto ho sempre detto che dalla data del sisma del 2012 sarebbero serviti 10/12 anni per completare la ricostruzione.

Il Comune di Mirandola dal 2013 al 2018 ha eseguito lavori e investimenti per un importo totale di 86 milioni e mezzo di euro, mentre si è lavorato su oltre 30 progetti di ricostruzione dei beni pubblici danneggiati dal terremoto con progettazioni di grande complessità.

E ancora scrive Benatti:

Abbiamo sempre detto che la ricostruzione doveva essere l’occasione per far fare un salto di qualità alla nostra città e infatti è stata l’occasione per programmazioni e investimenti strategici mettendo assieme presente e futuro.

Alla Regione chiediamo  di andare avanti con la realizzazione della Cispadana finanziando le risorse mancanti per la copertura dell’opera, alla società che si è aggiudicata il project financing di presentare al più presto il progetto definitivo-esecutivo; all’Anas di portare a termine la progettazione esecutiva del secondo stralcio della tangenziale già finanziato; alla Regione e all’Ausl di continuare a qualificare l’ospedale che deve rimanere a Mirandola come nosocomio di riferimento di tutta l’Area Nord in stretta integrazione con l’ospedale di Carpi; infine chiediamo alla società che ha puntato alla costruzione del multisala, a cui abbiamo rilasciato il Permesso di costruire, di iniziare al più presto i lavori di questa nuova importante offerta culturale.

Mirandola sta crescendo economicamente, stanno aumentando l’occupazione e la ricerca di personale da parte di tutte le più grandi aziende che stanno facendo nuovi investimenti. Stanno aprendo nuovi servizi commerciali sia in centro storico che fuori, servizi alle imprese e alle persone, sta aumentando l’attrattività di Mirandola. Ricordo che nel 2010 oltre 400 lavoratori dell’allora Gambro rischiarono il posto di lavoro. Ora la stessa azienda, divenuta nel frattempo Baxter, traferisce qui da noi la produzione che aveva mantenuto in Svezia. Credo che anche questo sia un segnale di come ha lavorato l’Amministrazione comunale in questi anni. Abbiamo però forti preoccupazioni per il futuro: l’economia nazionale sta frenando e i provvedimenti del Governo non aiutano la crescita.

Un territorio come il nostro, con una notevole produzione manifatturiera e una forte esportazione, non ha bisogno di chiusure, dazi, nazionalismi, ma di sostegno al lavoro e di consistenti investimenti strutturali, di una Europa forte, unita e protagonista nei rapporti internazionali, di un mondo aperto che si confronta per uno sviluppo sostenibile, per consolidare i diritti umani, per la qualità della vita e la libertà di tutti i cittadini. Purtroppo non si sta andando in questa direzione e il nostro benessere rischia di peggiorare.

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