FINALE EMILIA – Una denuncia alla Procura per il grave inquinamento delle falde acquifere provocato dalla discarica di Finale Emilia. L’ha presentata l’Osservatorio civico Ora tocca a noi, da sempre impegnato nella tutela ambientale della zona.
La discarica che si trova tra via Canaletto e via Rovere, destinata a ospitare rifiuti speciali, è chiusa attualmente perchè è satura. C’è in ballo la richiesta di ampliarla presentata da Feronia, la società di Hera e dei Comuni che la gestisce. La Conferenza dei Servizi che dovrebbe decidere su riapertura e ampliamento non ha raggiunto l’unanimità perché il Comune di Finale si oppone. L’empasse si sarebbe dovuta sbloccare a Roma, e in molti speravano che con il nuovo Governo di Cinque Stelle e Lega Nord arrivasse lo stop, visto che i loro deputati della zona da sempre si dicono in teoria contrari alla discarica.
Ma il Ministero a Roma non ha bloccato l’iter autorizzativo, nè ha chiesto nuove indagini o anche solo imposto una bonifica dell’area. Il Ministero ha passato la palla alla Regione, che è da sempre favorevole all’ampliamento. Quindi pare che adesso non ci sia più nessun ostacolo e la discarica potrà essere aperta e ampliata.
“Il processo autorizzativo all’ampliamento della discarica ha avuto un’accelerazione dopo che il Governo ha rimesso tutto nelle mani della Regione senza entrare nel merito. Lo faremo noi”, promettono dal comitato che sabato mattina ha convocato una affollata conferenza per fare il punto sulla situazione.
‘Il diritto alla salute viene calpestato, ci sono i documenti. Ci sembrava che il fatto di aver portato a Roma le nostre istanze ci avrebbe tutelato ma non è stato così. Il Ministero è stato quantomeno pilatesco, i nostri rappresentanti a Roma sono stati leggeri e poco attenti. È stato un grande tradimento”. Il Ministero poteva fare tante cose per bloccare l’ampliamento della discarica ma non l’ha fatto dando mano libera alla Regione, rimarcano dall’Osservatorio.
La discarica non s’ha da fare secono i civici. Citando le analisi fatte sulle falde acquifere da Feronia, Arpa, Asl, l’Osservatorio ricorda, carte alla mano, che “fin dal 2012 si sa che aria e acqua sono inquinate da ferro, manganese, solfati, ferro, arsenico, nichel, cromo. Eppure nessuna bonifica è stata mai fatta”.
“Non possiamo lasciare che il nostro territorio sia trattato come un polo pattumiera. Finale rischia di morire e noi con lei. Lanciamo un accorato appello ai cittadini, a tutte le forze politiche ed a quelle di impegno civile affinché ognuno faccia la sua parte per evitare la riapertura della discarica”, chiudono da Ora tocca a noi.
Ora si prepara la protesta dei cittadini. Giovedì 17 gennaio tutti a Modena, alla Conferenza dei servizi che dalle ore 10 è convocata sul tema ampliamento discarica.