SAN FELICE SUL PANARO – Novità in vista per la Banca Popolare San Felice 1893. Come annunciato dalla lettere che tutti i 5.300 soci hanno ricevuto sotto Natale, assieme agli auguri del presidente Zanini c’era la notizia del conferimento dell’incarico di cercare un nuovo partner per la banca. Si parla infatti di una aggregazione con un istituto di credito che può essere o una grande realtà che qui nel Modenese non ha sportelli, o una banca di piccole dimensioni, come la sanfeliciana, con cui crescere assieme. Ipotesi, quest’ultima, in realtà particolarmente difficile visto che via via le banche piccole che c’erano hanno chiuso per crisi o sono finite “mangiate” dalle più grandi.
La Popolare San Felice sta mettendo i conti in ordine per farsi trovare pronta per l’eventuale matrimonio, dopo i cambi al vertice che si sono susseguiti in questi anni e che hanno fatto chiudere il 2017 con oltre 25 milioni di perdita a causa degli accantonamenti per i crediti deteriorati, i prestiti concessi a chi non li ha pagati. Oggi la banca guidata dal neodirettore generale Vittorio Belloi ha avviato una seria campagna di riduzione dei costi e mira a dimezzare il peso dei crediti deteriorati con una serie di dismissioni, dopo che quasi 90 milioni di euro sono stati utilizzati per coprire le perdite.
L’advisor scelto per realizzare questo programma è la banca d’affari Rothschild.