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Promuovere processi partecipativi in occasione della revisione o adozione di statuti e regolamenti che estendano gli istituti di democrazia condivisa: questo l’obiettivo del bando 2019, licenziato dalla Giunta regionale che nella seduta del 28 gennaio che ha stanziato oltre 230 mila euroLo rende noto un comunicato della Regione.

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al prossimo 20 marzo.

In questo modo viale Aldo Moro dà attuazione alla nuova legge sulla Partecipazione n.15 del 2018 e al contestuale ordine del giorno che impegnavano la Giunta a predisporre nel gennaio 2019 un bando “tematico” rivolto alle amministrazioni locali, per sostenere i processi partecipativi che coinvolgano i cittadini dell’Emilia-Romagna.

Il contributo massimo per ogni singolo progetto è di 20 mila euro, con una premialità per i richiedenti che si impegnano a cofinanziarlo. Premialità aggiuntive sono previste per i progetti presentati dalle Unioni di Comuni, per dare impulso a iniziative di governance territoriale e per la costituzione di un Comitato di garanzia, organo strategico che dovrà monitorare il percorso e l’efficacia dei processi partecipativi.

Tutti i progetti dovranno avere inizio a maggio e concludersi entro il 2019.

L’Assemblea ci aveva richiesto di investire almeno 190 mila euro, ne abbiamo stanziati 40 mila in più. Inoltre, abbiamo portato da 15 a 20 mila euro le risorse per progetto, perché crediamo che in questo momento sia particolarmente importante stimolare gli enti a promuovere la partecipazione, impegnandosi anche dal punto di vista regolamentare come forma di amministrazione condivisa utile e innovativa”, ha dichiarato l’assessora regionale al Riordino istituzionale, Emma Petitti.

La presentazione delle domande sarà gestita in modo completamente digitale, attraverso la piattaforma già utilizzata per il bando 2018. Inoltre, sono state ulteriormente semplificate alcune procedure alla luce delle segnalazioni degli utenti e in ragione della specificità del bando.

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