Dopo i ringraziamenti per l’elezione, Palma Costi, data per papabile assessore della nuova Giunta Bonaccini (magari proprio alla Sanità, Ndr), spende parole per l’Ospedale di Mirandola.
Sul suo sito compare infatti un post che spiega per grandi linee quale sarà lo sviluppo del Santa Maria Bianca, che dovrà essere “dovrà essere maggiormente integrato con l’ospedale di Carpi e viceversa”, prevedere nuove modalità per i percorsi di dimissioni protette dagli ospedali, soprattutto delle persone anziane e dei malati cronici”e con i “medici di base messi nella condizione di essere “clinici “, grazie ad un sistema di infermieristica ambulatoriale e territoriale, a strumentazioni adeguate da utilizzare direttamente, al raccordo con alcuni specialisti e con il nostro ospedale di Mirandola”
Ecco l’intero testo
“Ad urne chiuse ribadisco come tra i principali obiettivi del mio mandato consiliare, vi sia l’attenzione per servizi sanitari adeguati ai bisogni della nostra popolazione. A partire dall’ospedale di Mirandola che è, e deve rimanere, il primo riferimento per la popolazione della area nord con strumentazioni adeguate e assicurando personale medico, infermieristico e di assistenza. Per questo lo sforzo che si sta facendo è quello di ristrutturarlo, riorganizzarlo e renderlo operativo rispetto alla rete ospedaliera provinciale e regionale fatta per intensità di cura. Dall’Area Nord parte il rilancio di un modello ospedaliero suddiviso per aree omogenee e per intensità di cura in cui devono essere i vari specialisti a succedersi al letto del malato, confrontandosi e lavorando in raccordo tra loro. L’ospedale di Mirandola avrà 192 letti (di cui 155 letti che fanno ricovero, 10 culle del nido, 13 letti di dialisi, 8 poltrone di area specialistica diurna e 6 letti di OBI del Pronto Soccorso). Aumenteranno le prestazioni di chirurgia elettiva programmata e saranno adeguati i posti letto di lunga degenza e lunga assistenza. Pertanto l’assetto definitivo sarà composto da Aree omogenee (Area Medica, Area Semintensiva Polispecialistica per pazienti critici, Day Hospital oncologico, Area Chirurgica…) Letti di lungoassitenza e Aree polispecialistiche diurne (Day Surgery, Stanza di pre-ricovero, Stanza delle Dimissioni, Percorsi ambulatoriali predefiniti). Il nostro ospedale dovrà essere maggiormente integrato con l’ospedale di Carpi e viceversa. Così come sarà obbligatorio lavorare per i percorsi di dimissioni protette dagli ospedali, soprattutto delle persone anziane e dei malati cronici. Ma anche altri percorsi, soprattutto socio-sanitari dovranno essere rivisti per far sì che i nostri cittadini possano essere presi per mano e condotti correttamente verso le migliori soluzioni (penso alla psichiatria, alla neuropsichiatria infantile, ma anche all’ handicap grave ). Il riordino della medicina del territorio con medici di base messi nella condizione di essere “clinici “, grazie ad un sistema di infermieristica ambulatoriale e territoriale, a strumentazioni adeguate da utilizzare direttamente, al raccordo con alcuni specialisti e con il nostro ospedale di Mirandola. In sintesi “le case della salute” rappresentano il grande obiettivo su cui si sta lavorando per rimettere al centro il paziente e i suoi bisogni alle esigenze concrete dei cittadini. Un investimento in cui credo fortemente”