A Mirandola Forza Italia e Movimento 5 Stelle hanno annunciato per il 30 dicembre la costituzione di un comitato referendario con l’obiettivo di impedire di ridurre a lungodegenza l’ospedale di Mirandola. I due partiti si sono impegnati ad unire le forze per poi depositare il quesito referendario. Poi il Comune avrà alcuni giorni per verificare la correttezza formale ed un garante, probabilmente il Difensore civico regionale, valutare l’ammissibilità del testo referendario. Verosimilmente ad inizio febbraio inizierà la raccolta firme con l’obbiettivo di raggiungere in poche settimane le 1800 firme necessarie.
L’ospedale di Mirandola ha perso quasi tutti i primariati che sono divisi con Carpi, non esiste una terapia semi-intensiva e le operazioni chirurgiche sono solo di routine, diversi reparti sono stati sostituiti dalle aree omogenee, i posti letto sono meno e pediatria è uno sportello aperto dalle 8 alle 20. “In pratica il Santa Maria Bianca – hanno esposto in conferenza stampa – è destinato a diventare un poliambulatorio con qualche letto di lungodegenza. Gli 86.000 cittadini dell’area Nord hanno diritto ad avere un nosocomio al servizio del territorio. Visto che i sindaci non hanno la schiena dritta e sono già pronti a firmare il nuovo Pal che sancirà la fine di Mirandola ed il tramonto dell’Ospedale di Carpi, noi vogliamo con questo referendum far esprimere i mirandolesi per sapere se vogliono veramente questo ennesimo impoverimento del territorio oppure desiderino avere un Santa Maria Bianca punto di riferimento come era un tempo”.