Apre il Centro per l’Impiego di Castelfranco Emilia (Mo), che con i suoi 4 operatori e un responsabile sarà a disposizione anche dei cittadini di Bastiglia, Bomporto, Nonantola, Ravarino e San Cesario sul Panaro. Si completa così il disegno dell’Agenzia regionale per il lavoro, che prevede un centro per l’impiego in ogni distretto socio-sanitario dell’Emilia-Romagna per garantire alle persone e alle imprese prossimità ai servizi.
All’avvio della struttura, sabato mattina, erano presenti il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il sindaco di Castelfranco Emilia, Stefano Reggianini, e la direttrice dell’Agenzia regionale per il Lavoro, Paola Cicognani.
“È un segnale importante dell’investimento fatto dalla Regione sulle politiche del lavoro e dell’occupazione- riporta una nota della Regione le parole di Bonaccini-. Abbiamo fatto una scelta precisa: qualificare ulteriormente i servizi per il lavoro rivolti a cittadini e imprese attraverso un’integrazione forte tra pubblico e privato, fondata sul rafforzamento del pubblico, perché un’integrazione che funziona ha bisogno di un servizio pubblico forte. Per dare più servizi a chi cerca e chi offre lavoro e migliorarne la qualità e l’efficacia- ha aggiunto il presidente della Regione- in Emilia-Romagna dal primo anno di legislatura abbiamo istituito un’Agenzia regionale per il lavoro, che ha il compito di dirigere i 37 centri per l’impiego, che oggi diventano 38, e i 9 uffici di collocamento mirato, prima di competenza delle Province. Oggi – ha ricordato Bonaccini– aggiungiamo quindi un altro tassello a una rete sul territorio con la quale puntare a creare nuova e buona occupazione. I dati Istat di pochissimi giorni fa dicono che la disoccupazione che in Emilia-Romagna continua a scendere ed è arrivata al 5,9% a fine 2018 rispetto al 6,5% del 2017 al 9% di inizio mandato, nel 2015, andamento che ci pone ai vertici in Italia. Numeri importanti, certo, ma vogliamo allargare ancora di più il perimetro di chi ha un lavoro e quello dei diritti, attraverso la riduzione del precariato e compensi che siano equi e dignitosi. E lo vogliamo fare insieme alle parti sociali, continuando a condividere misure e strategie nell’ambito del Patto per il lavoro”.
In Emilia-Romagna, nel 2018 i Centri per l’impiego hanno sottoscritto 152mila patti di servizio e realizzato 210mila colloqui. Nel modenese, i patti stipulati lo scorso anno sono stati 30mila,quasi 2.700 quelli del collocamento mirato, rivolti alle persone con disabilità, e sono state 1.500 le imprese che si sono rivolte ai Centri per l’impiego.
L’impegno della Regione sui Centri per l’impiego
L’Emilia-Romagna è l’unica Regione italiana che, in attesa dello stanziamento statale, ha deciso di anticipare le risorse e di investirne in più di proprie per assumere nuovi operatori, con lo specifico obiettivo di rafforzare i Centri per l’impiego: a settembre 2018 ne sono stati assunti 154 e ad oggi gli operatori su tutto il territorio sono 630. Sono stati accreditati 82 soggetti privati con 440 sedi operative e circa mille operatori che possono erogare servizi per il lavoro. Inoltre, è stata approvata una legge (14/2015) per aiutare le persone più in difficoltà a trovare un lavoro; questa norma stabilisce un’integrazione stretta tra operatori dei servizi dei Centri per l’impiego, del sociale e della sanità per la definizione di programmi personalizzati che prevedono politiche attive e misure di carattere sociale. Una riforma complessa, definita Rete Attiva per il Lavoro, per il funzionamento della quale la Giunta regionale -dopo unprimo stanziamento di 8 milioni di euro – ha di recente approvato un nuovo piano che rende disponibili ulteriori 15 milioni