L’inchiesta Aemilia disegna un quadro molto preoccupante per quel che riguarda il caso del Comune di Finale Emilia, dove un tecnico, Giulio Gerrini, è accusato di aver aggirato diverse norme per favorire negli appalti l’impresa Bianchini, il cui proprietario è stato arrestato nei giorni scorsi.
Tutto questo è accaduto nel corso degli ultimi anni malgrado tutto quello che non tornava venisse denunciato da alcuni consiglieri comunali di Lega e Forza Italia, ma il Comune ha sempre ribadito la fiducia nel suo personale.
Una crepa vistosa nel sistema dei controlli anti mafia nella ricostruzione?
“La white list è fondamentale per la legalità, e a Finale Emilia la maglia è stata così stretta che la Bianchini è stata intercettata e sospesa immediatamente – a domanda risponde l’assessora regionale alla Ricostruzione Palma Costi, oggi a San Felice per una riunione di Giunta -Non ci sono buchi nella rete. Io mi fermo qui, il nostro sistema ha funzionato, e reagisce anche il Comune”.
Con quello che accaduto ci saranno rallentamenti sulle opere pubbliche? “No – replica la Costi – ma ora ci vuole ci vuole un po’ di tempo, ricordando però che non spetta ai cittadini pagare coi ritardi questa situazione”.