“Conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli istriani, fiumani e dalmati”
Per comprendere la tragedia che ha colpito le popolazioni giuliano dalmate dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 e ben oltre la conclusione delle ostilità, è indispensabile far riferimento alle cose che ognuno di noi reputa importanti, in base ad una personale scala di valori.
La famiglia, gli amici, la casa, i beni, i ricordi, le tradizioni, le proprie radici culturali legate a suoni, sapori, odori della terra in cui si è cresciuti e al legame inscindibile con i propri morti.
I 350.000 italiani costretti a fuggire dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia hanno dovuto lasciare tutto questo.
Molti di loro hanno perso familiari, amici e conoscenti.
Le loro case e proprietà sono state confiscate e mai indennizzate.
Accusati di essere criminali italiani nemici del popolo, migliaia di loro sono stati massacrati senza pietà, vittime di una furia omicida alimentata da un nazionalismo esasperato.
Costretti a optare tra rimanere italiani e andarsene, oppure divenire jugoslavi pur di rimanere sulla propria terra, la maggior parte di loro intraprese la via dell’esilio come una scelta di libertà e venne accolta in Patria con l’ostilità e il fastidio che si prova per gli indesiderati.
www.lefoibe.it” Con queste parole il Comune di Concordia sulla Secchia commemora il Giorno del Ricordo delle Vittime delle Foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
La Giornata verrà commemorato a Carpi martedì 10 febbraio con la posa da parte del Sindaco Alberto Bellelli di un mazzo di fiori alla Stele del Ricordo dedicata ai Martiri delle Foibe. Nei giorni scorsi, la Giunta comunale di Carpi ha deciso di intitolare l’area verde di via Baden Powell dove sorge la stele Parco Martiri delle Foibe (in foto). La celebrazione ufficiale del Giorno del Ricordo avrà invece luogo, sempre nel Parco di via Baden Powell (angolo via Nuova Ponente), sabato 14 marzo alle ore 10 con una commemorazione che si terrà alla presenza delsSindaco Alberto Bellelli, del vescovo Francesco Cavina, e di una delegazione del Comitato provinciale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANGVD).
Per le celebrazioni del Giorno del ricordo, il Comune di San Possidonio in collaborazione con l’Istituto Storico di Modena, organizza la Conferenza “Profughi italiani del ‘900. Da Caporetto all’esodo dei giuliano – dalmati” presso l’auditorium Prinicipato di Monaco (Via Focherini 1). La conferenza sarà tenuta dal prof. Giuliano Albarani, Presidente dell’Istituto storico di Modena. Appuntamento alle ore 21.
A San Felice sul Panaro In occasione del 10 febbraio, Giorno del Ricordo, istituito a livello nazionale per commemorare le vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, la Biblioteca Comunale di via Campi propone una serie di letture sull’argomento, tutti volumi disponibili in biblioteca.
In questo link l’elenco dei libri.
Intanto ieri in Assemblea Legislativa regionale è stata presentata da Roberta Mori (Pd – prima firmataria), una risoluzione sottoscritta anche da numerosi consiglieri del Pd e di Sel e approvata a larga maggioranza dall’Assemblea legislativa (astenuta Fi).
“La memoria della Shoah, della lotta di Resistenza e liberazione dal nazifascismo, nonché della Costituzione repubblicana del 1948, sono alla base del nostro essere comunità nazionale e società moderna, pacifica e democratica”, si legge nell’atto che impegna la Giunta e l’Assemblea legislativa a confermare gli stanziamenti regionali già in essere a sostegno delle iniziative di conoscenza, di viaggio e fruizione dei ‘Luoghi della Memoria’, senza fare mai mancare attenzione e promozione ai migliori progetti che gli istituti e le associazioni riconosciute presentano, o hanno presentato, in occasione del 70^ anniversario della Liberazione e del Giorno della Memoria. Nel documento si impegna inoltre la Regione a “fare della Memoria condivisa un vero e proprio obiettivo di legislatura”. Un obiettivo – sostengono Mori e colleghi – “coerente con i valori fondanti la nostra comunità regionale e nazionale, gli stessi contenuti nella Costituzione italiana e volti alla prevenzione di qualunque fenomeno di intolleranza, discriminazione e prevaricazione in spregio alle libertà fondamentali”.
Tra gli altri impegni indicati nella risoluzione, “l’approvazione di un aggiornamento organico della normativa regionale sulla Memoria, in grado di realizzare politiche avanzate per la sua costante promozione sul territorio e che dovrà prevedere la mappatura completa dei luoghi e soggetti della Memoria, la loro messa in rete e la loro valorizzazione”. Infine, si chiede a Giunta e Assemblea legislativa di “continuare la promozione di percorsi di cittadinanza attiva sui temi della Memoria rivolti in particolare al mondo della scuola e aventi come obiettivo prioritario un’educazione alla Memoria rispettosa dei protagonismi maschili e femminili che hanno contribuito alla creazione della democrazia e del nostro sistema di diritti”.
Daniele Marchetti (Ln), favorevole al documento, nel suo intervento ha sottolineato la necessità di arrivare ad un ricordo e ad una memoria, attraverso una legge specifica, anche della tragedia delle foibe. Yuri Torri (Sel), dopo aver ricordato la scomparsa del partigiano Massimo Rendina, ha sottolineato gli ideali di democrazia e di antifascismo alla base della Costituzione italiana e di quella degli altri Paesi europei.Gian Luca Sassi (M5s), anche lui favorevole, ha parlato della necessità di una gestione oculata delle risorse per questo fine. Enrico Aimi (Fi), astenutosi sulla risoluzione, ha auspicato una “educazione alla verità e una pacificazione nazionale che sappia riconoscere anche gli orrori degli altri”.