MODENA – Prima il litigio sulla qualità della prestazione, che giudicava non sddisfacente, poi la furia omicida: ha preso una spranga e ha riversato una gragnuola di colpi sulla donna, uccidendola. Sarebbe questa la ricostruzione di quanto accaduto l’altra sera a Modena, il terzo femminicidio nella nostra zona nel giro di poche settimane. L’ultimo è avvenuto a Finale Emilia.
La vittima di Modena è stata identificata poco dopo il ritrovamento del corpo nel fossato di stradello Toni, ad Albareto: è una donna di 40 anni di origine nigeriana. L’assassino, secondo la prima ricostruzione dei fatti, l’ha caricata sul suo furgone alla Bruciata, noto luogo di prosituzione. Al momento non si sa esattamente dove sia avvenuta l’aggressione, si sa solo che il copro della 40enne è stato trovato nudo e rannicchiato nel fossato di stradello Toni.
Poche ore dopo il ritrovamento da parte di un passante, un 32enne di Pavullo si è recato dai Carabinieri per auto accusarsi dell’omicidio. L’uomo, origini siciliane e noto alle forze dell’ordine come consumatore di droga, è stato sentito dagli inquirenti e poi portato in carcere.