Il ritorno alla normalità è più veloce e semplice a San Felice, Finale, San Prospero, Camposanto, Medolla (dove l’alluvione ha fatto pochi danni) rispetto ai luoghi più colpiti, Bomporto e Bastiglia (in foto) dove prosegue l’opera di smaltimento acque e pulizia: c’è da tirare via qualcosa come 500 tonnellate di spazzatura. Il punto su allagamenti, viabilità e paesi e sfollati- Preoccupazione per il meteo che porta neve e che preoccupa molti sindaci.
Allagamenti
L’acqua proveniente da una residua area allagata a sud di via Chiaviche nel territorio di Bastiglia sta tuttora lentamente defluendo dai varchi aperti sul Cavo Argine; per completare il deflusso i varchi restano aperti nella notte per essere chiusi probabilmente martedì 28 gennaio.
Nelle zone rurali di Bomporto sempre domani, martedì 28 gennaio, sarà completata la chiusura del varco sul Cavo Minutara, aperto per raccogliere le acque nella zona compresa tra la provinciale 2 e il fiume Panaro.
Tutti gli interventi sugli argini sono effettuati da Aipo con il coordinamento del Centro unificato di Protezione civile a Marzaglia.
Viabilità
Chiuso lunedì 27 gennaio il varco sul canale Naviglio a Bastiglia, aperto nei giorni scorsi per favorire il deflusso delle acque in un’ampia zona rurale tra Bastiglia e Bomporto.
E’ stato riaperto nella notte tra domenica 26 e lunedì 27 gennaio il ponte di Bomporto sulla strada provinciale 1 tra Bomporto e Ravarino. Aperta anche la diramazione che collega il ponte stesso con la strada provinciale 2 Panaria bassa che dal pomeriggio di domenica 26 gennaio è tutta percorribile compreso il ponte vecchio di Navicello. Il ponte di Bomporto era rimasto chiuso al fine di mantenere la strada il più libera possibile dal traffico per agevolare le operazioni di sgombero e trasporto dei materiali derivanti dalle pulizie di abitazioni e attività.
Alle ore 7 di lunedì 27 gennaio è stata aperta al traffico – esclusi i mezzi pesanti superiori ai 35 quintali – il tratto della strada statale 12 Canaletto tra Bastiglia e via Munarola, ripristinando in questo modo il collegamento tra Bastiglia e il capoluogo passando per Albareto.
La strada è percorribile nei due sensi di marcia ma solo da autovetture, furgoni e dai mezzi di soccorso. Circolazione vietata per i mezzi pesanti. I controlli saranno effettuati dalla Polizia municipale di Modena, da quella dell’Unione Comuni del Sorbara, dalla Polizia provinciale e da volontari della Protezione civile.
Resta chiuso il tratto della statale 12 tra Modena e San Matteo per consentire i lavori sull’argine del Secchia. Chiuso anche il ponte dell’Uccellino a Modena a causa delle operazioni di cantiere.
Gli sfollati
Gli sfollati dalle aree allagate assisti dalla Protezione civile sono scesi a 240. In gran parte sono abitanti di Bastiglia e Bomporto e quasi tutti sono alloggiati in albergo: dopo la chiusura del centro di accoglienza di Carpi e quella alla parrocchia del Gesù redentore di Modena restano aperti solo i rimanenti centri a Modena.
Complessivamente dall’inizio dell’emergenza i Centri comunali e quelli di accoglienza, con il coordinamento del Centro unificato della Protezione civile di Marzaglia, hanno gestito l’assistenza a oltre 1500 persone.
San Felice sul Panaro
Scuole e uffici tornati a funzionare secondo i normali orari. Il punto su quanto è accaduto si farà in Consiglio comunale il 29 gennaio alle 20.45.
Camposanto
Riaperte scuole e strade, domani si torna a pensare alla ricostruzione post terremoto. Infatti sarà abbattuto l’edificio ex Banca Popolare San Felice: qui le indicazioni su quel che accadrà
Medolla
“E così, tanto per riposare, pare stia per arrivare la neve….mezzi e uomini allertati, vedremo”, è quanto scrive il sindaco Filippo Molinari che ha annunciato la conferma di volersi ricandidare alle elezioni.
Finale, il ritorno alla normalità
Il sindaco Fernando Ferioli ha revocato le ordinanze di evacuazione emesse martedì 21 gennaio che riguardavano alcune vie nei pressi del cavo Vallicella e questa mattina, alle ore 11.30, il CCS, Centro di Cooordinamento Soccorsi di Modena ha decretato la fine allerta.
Risulta così conclusa l’attività di monitoraggio che da domenica scorsa, per 24 ore al giorno, hanno svolto i Volontari del Gruppo Protezione Civile finalese, i militari Genio Ferrovieri di Castel Maggiore e gli Artiglieri del 121° Reggimento, coadiuvati da Volontari di altre associazioni (Vab e Gev) oltreché da operai e tecnici del Consorzio della Bonifica Burana.
Oltre al monitoraggio sono state svolte attività di presidio idraulico, di sorveglianza e di pronto Intervento, con la posa di teli e teloni di imbracatura degli argini, di coronelle per la ripresa di alcuni fontanazzi e l’opera di innalzamento degli argini e di realizzazione di “argini tampone”, dove i tratti dei canali non erano arginati. Tutti interventi che hanno contribuito a un deflusso quasi regolare delle acque negli alvei dei canali e hanno sicuramente impedito che si potessero verificare tracimazioni o esondazioni pericolose.
Anche i militari, di stanza a Finale ormai da diversi giorni, hanno lasciato la nostra città per spostarsi su Bomporto e Bastiglia, i centri più colpiti, dove contribuiranno al ritorno alla normalità.
Segnaliamo anche che Feronia ha messo a disposizione la discarica di Finale che sta accogliendo, 24 ore al giorno, i camion che trasportano le macerie e le masserizie danneggiate provenienti in particolare da Bomporto e Bastiglia. È un piccolo aiuto che la nostra città può dare a chi, in questa occasione, è stato decisamente più sfortunato di noi.