Verrà posata domani, sabato 28 marzo alle 11, la prima pietra del nuovo stabilimento della Haemotronic in via di Mezzo a Mirandola. Un nuovo atto di riscostruzione, in questo caso per una delle aziende i cui lavoratori hanno vissuto la tragedia nella maniera più drammatica: martedì 29 maggio 2012, la scossa delle 9 di mattina fece crollare lo stabilimento di Medolla; sotto le macerie morirono Paolo Siclari, Giordano Visconti, Matteo Serra e Biagio Santucci, quattro degli operai che si trovavano in quel momento al lavoro in azienda. Sabato verranno ricordati nel corso della cerimonia di posa.
Haemotronic, fondata nel 1979, era ripartita dopo il sisma, ricostruendo il magazzino danneggiato in via Carreri a Mirandola e delocalizzando parte della produzione a Carbonara Po. Per quanto concerne l’inchiesta sul crollo dello stabilimento di Medolla, il procuratore capo di Modena Vito Zincani lo scorso ottobre precisò come non fossero emerse responsabilità per il crollo, considerando che lo stabilimento era costruito secondo le normative edilizie vigenti all’epoca. In particolare, di fronte alle prassi edilizie riconosciute legittime, stabilire un rinvio a giudizio avrebbe significato, secondo Zincani, “mettere sotto processo il modo di costruire di una certa epoca”. L’inchiesta si è dunque così incanalata verso l’archiviazione.
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