Sul caso della dirigente del Commissariato di Mirandola Daniela Braida trasferita a Modena ora interviene anche il Comune. Dopo la dura presa di posizione del Siulp, che ieri in una nota contestava di aver saputo del trasferimento a cose fatte e che questo non garantirebbe la continuità dirigenziale di cui il Commissariato ha bisogno, ora è l’Amministrazione comunale di Mirandola a intervenire.
Così scrive in una nota:
L’Amministrazione Comunale esprime profondo rammarico per il trasferimento in Questura a Modena della dirigente del Commissariato di Mirandola dottoressa Daniela Braida. Il lavoro svolto in città dalla dottoressa Braida è stato eccellente e i rapporti con il Comune sono sempre stati improntati al rispetto reciproco e alla massima collaborazione. Si tratta quindi di una perdita pesante che penalizza Mirandola e il territorio e l’ennesima conferma di come, purtroppo, il Ministero dell’Interno non pensi a consolidare e rafforzare la presenza della Polizia di Stato nella Bassa. Tutto questo avviene mentre il Commissariato mirandolese è ancora alle prese con un organico ridotto e si stanno incontrando serie difficoltà nel reperire la quota di risorse che spetta al Ministero dell’Interno per la realizzazione della nuova sede del Commissariato e della Polizia Stradale nell’edificio ex Gil.
Alla dottoressa Braida va un grosso in bocca al lupo per il nuovo incarico e alla dottoressa Emanuela Ori, che prenderà il suo posto alla guida del Commissariato di Mirandola, l’augurio di buon lavoro.
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