Dal Rapporto annuale della Guardia di finanza emerge in maniera alquanto evidente un fenomeno di illegalità che farebbe invidia ad uno dei tanti Paesi a regime dittatoriale che ancora oggi infestano il pianeta.
Se infatti togliessimo qualunque riferimento al bel Paese, verrebbe subito da pensare ad un qualche miserabile (permettetemi il termine) staterello del continente africano.
In totale, tra frodi e sprechi nella pubblica amministrazione, appalti irregolari e beni sotto sequestro per reati tributari gli uomini della Guardia di finanza hanno scoperto un malaffare che si aggira attorno a 13,3 miliardi di euro. Stiamo parlando dello 0,6% del PIL.
Frodi ai finanziamenti pubblici e sprechi nella pubblica amministrazione
Secondo il Rapporto, infatti, pare che la Guardia di finanza, tra frodi ai finanziamenti pubblici e sprechi nella pubblica amministrazione, abbia individuato un danno allo Stato stimabile attorno ai 4 miliardi di euro, con oltre 3.700 persone denunciate per tali reati (di cui soltanto il 6% arrestate). Ovviamente il dato è da considerarsi in difetto, perché riguarda quanto è stato scoperto dalle indagini effettuate nel corso degli anni. Il dato complessivo è ben più allarmante. Le frodi ai finanziamenti pubblici riguardano più del 30% del totale mentre il restante 70% riguarda gli sprechi nella pubblica amministrazione.
Su un danno di oltre 4 miliardi di euro, purtroppo, a seguito delle indagini svolte, la Guardia di finanza è riuscita a recuperare poco più del 10%.
Appalti irregolari
Dalle verifiche effettuate su appalti pubblici, per un valore complessivo pari a 4,6 miliardi di euro, più di un terzo, vale a dire 1,8 miliardi di euro, nel 2014, sono stati assegnati illecitamente. Praticamente un appalto su tre. Complessivamente sono state denunciate 933 persone, di cui 44 arrestate (4,7%).
Il fenomeno degli “evasori totali”
Fenomeno da ascriversi al tanto lodato Made in Italy, è quello denominato “degli evasori totali”. Dalle indagini svolte dalla Guardia di finanza, il numero degli evasori fiscali “totali”, scoperti, è di circa 8.000 per un danno erariale difficilmente stimabile, ma che può essere valutato circa sui 4,6 miliardi di euro, se prendiamo come riferimento il valore dei “beni patrimoniali sequestrati per reati tributari” (di cui solo il 26% effettivi). Complessivamente, sono 17.802 i reati tributari scoperti e 13.062 i soggetti denunciati, di cui 146 arrestati (1,1%)
Conclusione
Le indagini svolte dalla Guardia di finanza hanno evidenziato un malaffare che colpisce lo Stato per un valore, stimato ovviamente in difetto, di circa 13,3 miliardi di euro, di cui solo il 12% recuperato. A fronte di tale attività investigativa sono state denunciate 17.695 persone, delle quali soltanto il 2,3% sono state arrestate.
C’è da farci un pensierino. Tutto sommato il rischio d’impresa è molto basso. D’altronde se l’evasione fiscale in Italia supera l’8% del PIL (circa 180 miliardi di euro) ci sarà una ragione. Insomma, la Malaffare Spa in Italia conviene.
Andrea Lodi
Link utili:
Rapporto annuale della Guardia di finanza
Lettera43 – Evasione fiscale: confronto tra l’Italia e gli altri Paesi