Mercoledì 15 aprile a Rovereto si terrà l’incontro pubblico con lo scrittore Nicolai Lilin, autore di famosi best-sellers tra cui Educazione Siberiana, per parlare di scrittura, esperienze di vita e dell’antica arte del tatuaggio siberiano. L’arte del tatuaggio nella tradizione siberiana, come forma di scrittura e come narrazione di una vita, conferisce al tatuatore il ruolo di confessore e conoscitore dei segreti delle persone, attraverso cui decide quale immagine imprimere indelebilmente sulla loro pelle. L’immagine tatuata diventa così un modo per custodire un particolare momento della vita, non per esibirlo agli altri ma per preservarlo nel tempo e per ragionare ancor meglio su quanto e come si è vissuto.
Se ne parlerà con Nicolai Lilin, autore appunto di Educazione Siberiana (da cui peraltro è stato tratto un film di Gabriele Salvatores) e tatuatore presso il “Marchiaturificio” – laboratorio di tatuaggio siberiano – per capire come l’arte del tatuaggio siberiano affonda le proprie radici nel concetto stesso di narrazione e di come due professioni, apparentemente diverse come lo scrittore ed il tatuatore, possano non solo convivere nella stessa persona ma alimentarsi reciprocamente l’una con l’altra.
L’incontro, promosso all’interno del progetto nazionale di promozione alla lettura #ioleggoperchè a cui l’Assessorato alla Cultura del Comune di Novi di Modena aderisce e presentato dal giornalista e scrittore Davide Bregola, si svolgerà mercoledì 15 aprile alle ore 21.15 presso la sala civica “Fabrizio de Andrè”.