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Ospedale Mirandola, il Comitato referendario: “Ora bastano 800 firme, poi voto in autunno”

da | Mag 9, 2015 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

Dopo il via libera al referendum per l’Ospedale di Mirandola dato dal Difensore civico, il Comitato Referendario ha illustrato oggi in una conferenza stampa iter e probabile quesito referendario. Ecco il comunicato:

Volete coi che l’Amministrazione comunale avvii un percorso partecipativo per valutare la possibilità di rendere nuovamente operativo l’Ospedale di Mirandola, come già avveniva prima del sisma 2012?. È questo il testo del quesito referendario che i mirandolesi potrebbero già trovare l’’autunno prossimo. I mirandolesi avranno un’’opportunità incredibile. Poter impegnare i propri amministratori a battersi per riavere il Santa Maria Bianca con i servizi, le professionalità ed i posti letto che aveva prima del terremoto. Dopo il sisma, l’’Ausl ha ristrutturato con i fondi pubblici e quelli delle assicurazioni tutto il nosocomio, ma i reparti e le relative prestazioni sono state fortemente dirottate su Modena e su Carpi. Se vogliamo invertire la rotta e costringere il sindaco, che non ha mai avuto la schiena dritta quando l’’Ausl ha prosciugato Mirandola, a combattere per riavere tutti i servizi prima del sisma bisogna sottoscrivere il quesito e votare ‘si’. Un’’opportunità di democrazia preziosissima. Anzi unica. Nella Bassa, ma verosimilmente in tutta la regione, mai ai cittadini era stata offerta la possibilità di impegnare il sindaco sull’’ambito sanitario. Grazie all’’appoggio di tutta l’’opposizione è stato possibile raggiungere questo importante risultato, oggi il Comitato Referendario si apre a tutti quei soggetti che vogliono aderire al di là delle bandiere di partito. La salute – non dimentichiamolo – non ha colore. Le tappe che porteranno al voto saranno serrate. Già a metà settimana il Segretario Comunale valuterà la modulistica e probabilmente da sabato si potranno già raccogliere le prime adesioni. In poche ore dalle prime indiscrezioni stampa che hanno anticipato l’’avvio dell’iter referendario, diversi cittadini ci hanno contattato per chiedere come poterlo sottoscrivere. Le firme necessarie sono il 5% dei votanti, ovvero circa 800 cittadini. Risultato decisamente a portata di mano”.

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