Forse non tutti sanno che esiste una dieta antinfiammatoria.
E’ un punto cruciale, fondamentale per qualsiasi percorso alimentare, sia finalizzato al dimagrimento, sia per intervenire su malattie autoimmuni, intolleranze, allergie.
Una dieta antinfiammatoria è fondamentale per qualsiasi patologia si voglia trattare.
Se il corpo è “infiammato” la sua risposta non potrà essere buona.
L’infiammazione di cui si sta parlando è un’infiammazione cronica ed i campanelli di allarme possono essere i più disparati.
Qualche esempio?
- Stanchezza mentale
- Stanchezza muscolare
- Maggior dolorabilità
- Disbiosi intestinale
- Comparsa di prurito
- Senso di malessere
- Emicrania
- Accumulo di liquidi
Ma possiamo sapere quanto “siamo infiammati”?
Sì certo, partendo dalle analisi del sangue e valutando ad esempio la glicemia. Spesso infatti pur essendo nel range di riferimento è più alta dei valori desiderabili e ciò può indicare una condizione di resistenza insulinica e quindi uno stato infiammatorio.
Come abbassarla? Limitare le farine raffinate, il riso bianco, lo zucchero, le patate, la frutta molto zuccherina, gli sciroppi di fruttosio e di glucosio che spesso sono addizionati a tanti cibi pronti.
E’ importante abituarsi via via a gusti meno dolci, meno decisi ed iniziare a gustare il vero sapore dei cibi, senza correzioni né aggiunte.
L’omocisteina è un altro parametro importante il cui aumento si associa ad un quadro infiammatorio e ad un maggiore rischio di patologie cardiovascolari, di osteoporosi, di malattie neurodegenerative. Possiamo quindi utilizzarlo come indice predittivo.
L’alimentazione influenza fortemente l’infiammazione ed alcuni mediatori (citochine, prostaglandine, leucotrieni) vengono rilasciati dal nostro corpo proprio su stimolo dell’alimentazione.
Noi possiamo rendere l’alimentazione funzionale alla risposta infiammatoria ossia possiamo modificarla e migliorarla al fine di evitare, o almeno limitare, i fenomeni infiammatori.
Come fare? Innanzi tutto la prima cosa, dalla quale dovremmo partire, è consumare cibo vero, cibo vitale, in altre parole il più possibile fresco e non conservato.
Inutile dire che frutta e verdura la fanno da padrone, così come i cereali integrali, la frutta secca, i semi, i legumi, l’olio extravergine d’oliva, il pesce.
Brutte notizie per i dolci che vanno davvero limitati, attenzione anche a latte e derivati che vanno dosati con cura, moderare l’assunzione di carne rossa e bevande alcoliche.
E’ importante scegliere alimenti di stagione, coltivati o allevati secondo natura, cotti con metodi non aggressivi, evitando le alte temperature, le cotture alla brace o alla griglia.
MANGIARE IN MANIERA SEMPLICE, NON ELABORATA, RIMANE SEMPRE LA SCELTA VINCENTE CHE A LUNGO ANDARE “PAGA DI PIÙ” E CI PERMETTE DI VIVERE IN SALUTE!