Gene Gnocchi torna nella Bassa e, questa sera, si esibirà a Mirandola, nell’ambito della Fiera di Maggio, nel suo spettacolo “cose che mi sono capitate… ancora”. Diversi anni fa, saranno stati gli anni ’90, quando come comico era già emerso ma ancora non faceva parte del cast della Domenica Sportiva, Gene si esibì anche a San Felice e a Medolla: in molti se lo ricorderanno, e ricorderanno anche che, nonostante i due spettacoli fossero distanziati di due-tre anni, lo showman di Fidenza replicò di fatto il medesimo spettacolo. Che fu molto divertente, in realtà, ma rimase lo stesso (e non mancò una delle sue battute classiche, e chissà se la ripeterà anche stasera: “Conosco un ciclista di Rovigo così sfortunato che quando stava per battere il record dell’ora di Moser è scattata l’ora legale“).
E’ proprio la vocazione sportiva di Gene, tuttavia, che ci incuriosisce in questo contesto perché, indipendentemente dalle battute che proporrà stasera in Piazza Costituente, è singolare come, a 60 anni compiuti, il buon Eugenio Ghiozzi stia provando da un paio di lustri le vie dello sport professionistico. Nota la sua passione per il calcio – tifoso del Milan, simpatizzante del Parma, da ragazzo giocò tra i Dilettanti anche a Fiorenzuola (vedi foto a lato, tratta da Wikipedia) – tanto da aver partecipato alla Domenica Sportiva e a curare la rubrica il “Rompipallone” su La Gazzetta dello Sport, Gene si è anche allenato con diverse squadre professionistiche (Atalanta, Bologna, Siena, Torino, Sassuolo, Bari, Genoa, Napoli) sino ad essere regolarmente tesserato dal Parma di Ghirardi nella stagione 2006-2007, al minimo salariale per un calciatore. Il Parma si salvò solo all’ultima giornata, e il tecnico Ranieri non ebbe il coraggio di schierarlo, né tantomeno di portarlo in panchina, e non accadde nemmeno l’anno seguente, anche perché i crociati subirono una amara retrocessione.
Sogno infranto per lui che, da ex tesserato Figc, ora è tessrato Fit e, sessantenne, ha partecipato lo scorso marzo alle pre-qualificazioni genovesi degli Internazionali d’Italia di Roma, arrendendosi al quarto turno agli arrembaggi di un ragazzo di 15 anni. Un’esperienza che lo ha portato a collaborare con SuperTennis, per il quale condice la trasmissione “L’occhio del falco”.