A Cavezzo nel dopo elezioni scoppia il caso dei video della neo consigliera del centrosinistra Farah Britel. Lunedì a urne appena chiuse ha cominciato a circolare su Facebook un video che la ragazza aveva realizzato qualche giornoprima, in piena campagna elettorale, e che lei aveva caricato su Instagram.
Nel video la Britel raccontava sbeffeggiava un aspirante consigliere di opposizione, che durante la campagna elettorale aveva consegnato nelle cassette delle lettere dei ragazzi di Cavezzo del materiale elettorale (che la ragazza giudicava “un sacco di stronz…“), accusandolo di averle rubato il programma. La Britel chiudeva il video con un “Fascio te sfascio“.
Una volta reso pubblico il video su Facebook, come sempre accade in questi casi, è piovuta sulla ragazza una pioggia di dure critiche e di insulti, il più delicato dei quali era del tenore: “appenditi a un ponte”
Nello shitstorm in poco tempo arriva sui social la replica della Britel, sempre espressa con un video: “Non mi posso godere appieno la mia vittoria senza essere diffamata – dice la consigliera comunale del centrosinistra – domani denuncio subito perché alla gente non sta bene che una straniera abbia vinto“. E chiude con un “Bye bitch” che sembra rivolto alla persona che aveva caricato il suo primo video su Facebook, la commerciante Manuela Zavatti.
E ora siamo al terzo video di questa storia, ma a farlo è adesso Manuela Zavatti, che traduce in italiano il “Bye bitch” della consigliera di centrosinistra e spiega che avave aspettato che si chiudessero le urne per pubblicare il video della ragazza su Facebook, video che girava per Cavezzo peraltro da diversi giorni via Whatsapp. Perchè l’ha pubblicato? Perché “schifata” dal comportamento della Britel, risponde la commerciante, che “è una figura pubblica e si deve comportare di conseguenza, nonchè una nostra rappresentante istituzionale“. L’invito alla giovane è quello “di pensare“, e la Zavatti chiude chiamando in causa a sindaca Lisa Luppi chiedendole “delle spiegazioni di questa persona, direttamente a lei in quanto referente politico di questa persona“.
A questo punto della storia i video finiscono, e la palla passa alla Luppi che sceglie Facebook per replicare. E sulla pagina della sindaca compare una “nota di precisazione” attribuibile alla neoeletta consigliera Farah Britel.
Circa due-tre settimane fa, nel pieno della campagna elettorale, ho postato un video su Instagram sul tema dei programmi elettorali rivolti ai giovani e su un appello al voto – spiega l anota di precisazione – di una lista concorrente. I due candidati Sindaci, Luppi e Venturini, si sono sentiti per chiarirsi sui contenuti del video, fino al dopo elezioni, quando è stato ripreso e pubblicato su Facebook.
Mi ha colpito un commento molto pesante di un utente, che testualmente diceva: “Abbiamo tanti ponti utili con le piene per impiccarsi”. Non penso sia giusto che una donna di 22 anni possa ricevere questo tipo di frase, al per un video decisamente datato, realizzato in campagna elettorale e divulgato solo successivamente all’esito.
Per questo motivo, ho pubblicato su Instagram un nuovo video, in cui alla fine ho utilizzato una frase gergale giovanile. Tengo a precisare che in alcun modo volevo offendere Manuela Zavatti e se l’ho fatto mi scuso pubblicamente. Ho capito la situazione che si è venuta a creare sui social e cercherò per il futuro di evitare queste esternazioni. L’elezione di ieri mi ha dato l’opportunità di dare voce alla mia comunità, voglio rappresentare però tutti i cittadini di Cavezzo e svolgere il mio compito istituzionale nel migliore dei modi.
La sindaca Luppi getta acqua sul fuoco: “Nella vita si possono commettere degli errori, l’importante è sapere ammettere quando si sbaglia e chiedere scusa. In questo caso pubblicamente. Gli errori li facciamo tutti, nessuno escluso. Certo è che fa strano che il video di tre settimane fa sia uscito proprio adesso all’esito elettorale. Video sul quale già mi ero confrontata con Venturini a suo tempo per chiarire“, spiega Lisa Luppi aggiungendo altri dettagli di retroscena e chiudendo: ” Credo che la situazione sia chiarita adesso, le scuse pubbliche fatte, quindi questa cosa non succederà più“.
Non sappiamo se