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Finale, con il porta a porta +7% di raccolta differenziata in tre mesi

da | Mag 21, 2015 | Finale Emilia | 0 commenti

La raccolta dei rifiuti di carta e plastica “porta a porta”, nel Comune di Finale, sta dando i suoi buoni frutti. Nei primi tre mesi del 2015, sulla base dei dati elaborati da Geovest, la percentuale di raccolta differenziata è balzata dal 50% a quasi il 57%. In termini assoluti si è passati da 22.920 kg di carta raccolti in gennaio a 26.950 kg in marzo e, per la plastica, da 11.240 kg in gennaio a 16.480 kg in marzo. Sono stati eliminati dalle strade ben 242 cassonetti

Il progetto di raccolta domiciliare di carta e plastica, partito nel gennaio 2015, si sta via via consolidando attraverso diversi aggiustamenti: in particolare in alcune frazioni, Geovest ha dovuto investire di più nel dialogo con i residenti. Capitolo a parte per il centro storico dove, per le necessità tipiche del commercio, c’è stato bisogno di rivedere in modo significativo le modalità e la frequenza del servizio e ciò è stato possibile anche grazie anche al ruolo di raccordo con il Comune e Geovest, svolto dal Comitato Attività Produttive.

“È una bella soddisfazione – dice Angelo d’Aiello, assessore alle Attività produttive, Commercio, Agricoltura, Sviluppo del Territorio e Urbanistica – e dobbiamo ringraziare tutti i cittadini che stanno collaborando con convinzione. Siamo sulla buona strada e scommetto che presto Finale Emilia arriverà a percentuali da Comune virtuoso. Andiamo avanti così cercando di migliorare e diciamo a tutti i cittadini di segnalare eventuali problemi, in modo da poterli risolverli rapidamente. Vedremo a fine anno come sarà andata e valuteremo se, in alcuni quartieri residenziali più adatti, sarà possibile sperimentare la differenziata totale, come avviene già nel forese: a Reno Finalese, Canaletto, Casoni e Casumaro. Nel centro storico di Finale procediamo con prudenza: gli spazi degli immobili sono esigui, la produzione di imballaggi e rifiuti vari è alta e c’è poco spazio per stoccarli, anche a causa dei cantieri da terremoto”.

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