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Ciclabile ex ferrovia Bologna-Verona, approvato l’emendamento per recupero e riqualificazione

da | Mag 25, 2015 | In Primo Piano, Mirandola, San Felice sul Panaro, Camposanto | 0 commenti

Dell’emendamento al Collegato Ambientale presentato lo scorso marzo, che prevedeva di stanziare 5 milioni di euro alla Regione Emilia.Romagna per il recupero e la riqualificazione del vecchio tracciato ferroviario dismesso ad uso ciclo pedonale per collegare i centri abitati dislocati lungo l’asse ferroviario della Bologna-Verona, avevamo parlato al momento della proposta. La notizia oggi è che la Commissione Ambiente del Senato ha approvato l’emendamento.

Il nuovo percorso ciclo-pedonale (che nella Bassa tocca Camposanto, San Felice, San Biagio, Mortizzuolo e Mirandola) fa parte del progetto Eurovelo, una rete di piste ciclabili internazionali che collega l’Europa, si va da Capo Nord, in Norvegia, a La Valletta, a Malta, passando per Copenaghen, Berlino, Praga, Salisburgo, Roma, Napoli e Catania.  “La tratta italiana – spiega il senatore Vaccari, che ha presentato l’emendamento – è lunga 1970 km. La tratta finanziata serve a completare il collegamento da Verona a Bologna sul sedime della ex ferrovia dismessa”.

Viene, poi, finanziato, dal 2015, con 35 milioni di euro il programma sperimentale nazionale per la mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro e, infine, chi va in ufficio in bicicletta avrà diritto alla copertura assicurativa dell’Inail, per cui in caso di incidente potrà essere risarcito. “In sostanza – conclude Vaccari – la bicicletta, dal punto di vista dell’assicurazione Inail, sarà parificata ai mezzi pubblici. In questo modo si cambia l’approccio alle due ruote, che devono essere considerate sempre di più una valida alternativa all’auto.  Il mio emendamento, frutto anche del lavoro svolto in prima lettura alla Camera dal deputato Pd Zardini, aggiunge un comma all’articolo 3, chiarendo che, data la marginalità di casi non riconosciuti e l’andamento degli oneri conseguiti al contenzioso, per le casse dell’Inail la novità dovrebbe costare circa 100 milioni di euro annui senza necessità di alcun onere aggiuntivo a carico delle aziende e della fiscalità generale”.  Tra gli altri emendamenti approvati anche quelli al sostegno del bike-sharing, del car-sharing e del piedibus.

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