Action Aid sta monitorando, nell’ambito di uno specifico progetto di trasparenza, quel che sta accadendo inb dodici scuole nellì’area del cratere. Si tratta di un progetto, spiegano dall’organizzazione internazionale indipendente, che mira “a contrastare l’esclusione sociale garantendo trasparenza e partecipazione. A tre anni dalle due scosse di terremoto che devastarono l’Emilia Romagna nel 2012 – spiegano in una nota – abbiamo ricevuto l’incarico da parte dell’Associazione Regionale delle Fondazioni bancarie di monitorare la ricostruzione di dodici strutture educative.
Questo lavoro, per noi, costituisce un tassello importante della strategia “Italia Sveglia!” perché ci ha permesso di sviluppare una metodologia innovativa di monitoraggio degli appalti pubblici.
Accanto a questo lavoro, di cui vi aggiorneremo nei prossimi mesi, abbiamo voluto dare voce ai cittadini – studenti, insegnanti e amministratori – che vivono nei luoghi del sisma e che beneficeranno delle dodici opere una volta ultimate.
Abbiamo scelto, non a caso, di chiamare questo mini-documentario “Il ricordo non trema”.
Riteniamo – prosegue Action Aid – che oggi più che mai ci sia bisogno di ricordare all’Italia intera l’esistenza di territori che lottano per ripartire dopo che la natura li ha profondamente feriti. L’Emilia è uno di questi, ma non possiamo dimenticare L’Aquila o il Nepal.
In questi luoghi occorre sempre tenere viva l’attenzione e il ricordo, dando voce alle persone, alle loro storie e ai loro racconti. Gli edifici, infatti, non sono mai solo strutture, sono spazi che raccolgono racconti di vita, volti di donne e di uomini.
Speriamo che con il vostro aiuto, la loro voce possa arrivare all’intero Paese”.