Procede intanto la raccolta firme per salvare l’ospedale di Mirandola. Superata abbondantemente l’asticella delle 910 firme, soglia minima per indire il referendum, a venerdì sera il numero era di oltre 1200. La raccolta proseguirà anche sabato mattina in piazza Costituente, nel giorno di mercato a Mirandola insomma, ed al pomeriggio ai giardini bassi. Inoltre è possibile firmare anche allufficio elettorale del comune di Mirandola dal martedì al sabato dalle 8.50 alle 12.50 e giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17.30.
“Il referendum non prevede solo un percorso partecipativo – dice Antonio Tirabassi, presidente del comitato referendario – ma indica anche il punto di arrivo: ovvero riavere almeno l’ospedale come era prima del terremoto. Inutile nascondersi dietro un dito. Chi vuole anticipare i tempi per consultare i cittadini deve essere chiaro come lo è il quesito referendario: dire qual è lobiettivo del percorso partecipato. Che ospedale ha in mente il sindaco? Si opporrà all’ingordigia di Baggiovara? Vuole tenere la schiena dritta? I tanti cittadini Pd che hanno firmato vorrebbero una battaglia comune per difendere il nostro Santa Maria Bianca dalla scure dei tagli e dalla politica Baggiovara-centrica”.
LO SPECIALE: Favorevoli, contrari, polemiche: tutti gli articoli sul referendum sull’Ospedale di Mirandola