E’ una misura relativa solo a due anni e ha criteri molto restrittivi, tanto che già numerose persone si chiedono che reale effetto avrà, ovvero quante aziende ne avranno diritto. Ma intanto è una notizia positiva che la Bassa sia diventata Zina Franca Urbana, come abbiamo anticipato. Il Consiglio dei Ministri si è infatti riunito oggi a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e ha dato il via libera al seguente testo di legge:
“Zone Franche Urbane dell’Emilia Romagna: nei territorio dell’Emilia Romagna colpiti dall’alluvione del 17 gennaio 2014 e nei Comuni colpiti dal terremoto del 20 e 29 maggio 2012 viene istituita la zona franca che beneficia di consistenti agevolazioni fiscali. Possono beneficiare di tali agevolazioni le imprese localizzate all’interno della zona franca che rientrano nella definizione di ‘microimprese’ e hanno avuto un reddito lordo 2014 inferiore a 80.000 euro e un numero di addetti non superiore a 5 unità. Le agevolazioni per questi soggetti consistono nell’esenzione dalle imposte sui redditi (fino a 100.000 euro di reddito) e dall’IRAP (fino a 300.000 euro) delle attività prodotte nelle ZFU e dall’IMU per gli immobili siti nella zona franca. Le agevolazioni sono concesse per i periodi di imposta 2015 e 2016.”
I Comuni coinvolti sono Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Prospero e San Felice. E ancora Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi, San Possidonio.
Il testo completo di legge: clicca qui