FINALE EMILIA – Ricostruzione al palo a Finale Emilia, il tour tra i progetti mai partiti si è tenuto l’altro giorno e ha visto la patecipazione di più di 150 cittadini. Lo hanno organizzato Stefano Lugli (Sinistra Civica), Elena Terzi e Pierpaolo Salino (Lista Civica), Andrea Ratti (Pd) per mostrare visivamente come ci siano tanti progetti di ricostruzione post sisma che non sono mai partiti o addirittura non sono mai stati presentati.
La Struttura Commissariale, hanno ricordato i promotori, ha messo a disposizione del Comune 35,7 milioni per complessivi 52 interventi di ricostruzione, “ma sono appena 1,7 milioni i contributi che il Comune ha ricevuto, proprio per la scarsa capacità progettuale dell’ente, con il risultato che da quando Palazzi si è insediato la nostra città non ha fatto alcun passo avanti, senza contare che mesi fa ha perso anche i finanziamenti per l’Auditorium (1,300 milaeuro) cancellati dalla Regione per la mancata presentazione del progetto. Il rischio è di fare la stessa fine per le altre opere pubbliche”, è stato spiegato.
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Il tour ha toccato tutto il centro storico, partendo dal centro sportivo. E’ stato anche un tour dei ricordi dei bei tempi andati, quando ad esempio il centro sportivo vedeva più di duemila iscritti alla polisportiva Futura. Oggi c’è solo la piscina.
Poi ci sono le ex scuole elementari ‘Elvira Castelfranchi’, le ex scuole medie Frassoni, il cimitero monumentale, la Torre dei Modenesi, la fontana di Piazza Baccarini, il Teatro Sociale, la Chiesa di San Francesco, il Convento ex scuola materna, il Castello e il Municipio storico. Un cartellone ricorda di ognuno la storia.
Le ex scuole elementari sono, a sette anni dal terremoto, senza un progetto di riqualificazione che permetta di usare i cinque milioni di euro che pure sono a disposizione.
Il Teatro sociale ha un progetto preliminare, ma la Regione ha chiesto da tempo, dal 2014 per l’esattezza, ulteriori documenti che non sono mai arrivati. Lo stesso accade per il cimitero monumentale. Avrebbe bisogno di diversi interventi, visti i continui allagamenti e le infiltrazioni d’acqua. I finanziamenti sono a disposizione da tre anni ma in Regione, per darli, aspettano le integrazioni al progetto di recupero che è stato progettato. Il Municipio: manca ancora il progetto definitivo e il progetto esecutivo. Per tutti gli altri stabili, mancano i progetti definitivi e quindi è impossibile far partire i cantieri.