Il sindaco di Mirandola, Maino Benatti, prende carta e penna e spiega cosa c’è dietro quanto accaduto l’altroieri in Comune quando un terremotato recentemente sfollato dal Map ha tentato di darsi fuoco dopo essersi gettato addosso il contenuto di un flacone di alcol (non benzina, come pareva in un primo momento, ma il concetto non cambia). Ecco il testo del suo comunicato.
“«E’ vergognoso che si tenti di strumentalizzare a fini politici una vicenda umana che non c’entra nulla con il sisma, la ricostruzione e la chiusura dei Map. Già prima del terremoto il Signore –nome cancellato dalla redazione per tutelare la privacy, ndr– stava attraversando un momento di difficoltà ed ha rivolto molteplici richieste al Comune, rifiutando spesso le soluzioni proposte. Al 20 maggio 2012 risultava residente in un alloggio danneggiato e a seguito del sisma ha potuto così usufruire di tutti i benefici messi in campo per i terremotati (alloggio nelle tende, mensa, albergo, Map). Dal 10 gennaio 2013 l’alloggio in cui risiedeva è tornato agibile e quindi avrebbe dovuto lasciare il Map. Ha avuto quindi abbondantemente tempo per cercarsi una sistemazione autonoma. Il 28 aprile scorso ha anche sottoscritto un accordo con associazioni caritative del territorio che gli hanno fornito un contributo di 350 euro a copertura di due mesi di “ospitalità” presso un amico/conoscente. Il Comune, infine, gli ha prospettato una sistemazione abitativa presso una struttura a Bologna, anch’essa rifiutata. La ricostruzione e lo sgombero dei Map proseguono regolarmente nella legalità e con principi di equità».
Ieri, il capogruppo Forza Italia Mirandola Antonio Platis aveva detto che “non è possibile fare del ‘cinema’ e poi nascondere i problemi sotto il tappeto facendo finta di niente. Dopo aver schierato la polizia per sfrattare gli abitanti dei map, abbiamo scoperto che ci sono tantissimi casi irrisolti a partire da quelli che, subito dopo essere stati cacciati davanti alle telecamere dal proprio modulo abitativo, sì sono ritrovati le sere seguenti in albergo a spese del comune stesso. Nessuno deve approfittarsene cercando di avere vantaggi a seguito del terremoto, ma è evidente che il governo nazionale e locale hanno un problema di credibilità”.