Finale è al primo posto nella Bassa – e, più in generale, nella pianura modenese – nella graduatoria relativa al consumo del suolo, con il 92,6% (pari a 9,730 ettari) di “suolo non consumato”: è quanto si evince andando a scandagliare il rapporto sul consumo di territorio 2015 dell’Ispra,l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che ha presentato la prima mappa sul consumo di suolo nazionale. L’Ispra, grazie alla nuova cartografia ad altissima risoluzione, ha potuto tracciare il perimetro della copertura artificiale dell’intera penisola scendendo nel dettaglio e fornendo, per la prima volta, tutte le informazioni relative a regioni, province e comuni. Come si nota tuttavia nella mappa qui a fianco, l’Emilia-Romagna è una delle regioni a maggior consumo di suolo.
Primo nella Bassa, a livello provinciale, Finale si attesta al 19esimo posto, preceduto dalle località della montagna e della pedemontana (Riolunato il migliore), ma rimanendo a livello di pianura Finale si lascia alle spalle di poco Novi (92,5) e Mirandola (92,4) che salgono sul podio, davanti a Concordia, San Prospero, Ravarino, Nonantola, Camposanto, Castelfranco, San Possidonio e Soliera con una percentuale che scende da poco meno del 92 al 90 per cento.
Più arretrati altri comuni dell’Area Nord: Cavezzo con 89,9, San Felice con 89,6, Medolla con 88,7.
Per la cronaca, la “maglia nera” di questa graduatoria è Fiorano Modenese con una percentuale di suolo non consumato del 67,6. Appena appena migliore la situazione di Sassuolo (71,4), Vignola (78,6) e Modena (78,9).
SCARICA le tabelle e i dati sul consumo_del suolo: Comuni, Province, Regioni (Excel)
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