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Niente ospedale baricentrico, l’ira di Mirandola: “Non si vuole fare solo perchè manca la volontà”

da | Ago 11, 2019 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA E CARPI – Ospedale baricentrico irrealizzabile? Si spieghi il perchè! Ma lo spieghi uno studio, serio e certificato, non il sindaco Carpi.
Da oltre 5 anni si attendono analisi e dati che non sono stati prodotti. Per quale motivo, se non per una mancata volontà?”. E’ dura la replica dellavice sindaca di Mirandola Letizia Budri che metteil fiato sul collo al sindaco di Carpi che aveva messo una pietra sopra all’ipotesi di costruire un nuovo ospedale a metà strada tra Carpi e Mirandola dicendo che l’ubicazione del nuovo nosocomio sarà in via dell’Industria.

Spiega la Budri:

Ora l’ospedale di Carpi è in sofferenza e non puó reggere per gli anni che occorrerebbero alla realizzazione di una struttura “intermedia”? Questo è solo l’inevitabile frutto di un’attesa che dava già per scontata la “soluzione” del nuovo ospedale di Area (terre d’argine + area nord) a Carpi.
Ora, se da un lato si puó anche comprendere l’atteggiamento di un sindaco che continua a perorare la causa per mantenere il proprio ospedale cittadino – Carpi appunto- è inspiegabile il comportamento di altri, che dovrebbero perseguire il raggiungimento del profilo di maggiore equitá possibile per i propri concittadini e invece si preoccupa della “giunta leghista”.
Il sindaco Alberto Greco non sta facendo campagna elettorale per le regionali, a differenza di altri.
Sta solo dando corso al mandato che i cittadini gli hanno consegnato: fare qualcosa di diverso sarebbe delegittimare questa scelta, che puó anche non piacere a tutti, ma è la scelta che la maggioranza dei cittadini di Mirandola ha sancito lo scorso 9 giugno.

 

E non si fa attendere la replica del sindaco di Mirandola Alberto Greco ai post degli ultimi giorni:

“Il Sindaco di Carpi Alberto Bellelli insiste nel dare una lettura di comodo ai documenti che cita ed in particolare all’O.d.G. della seduta consiliare UCMAN del 17/01/2019. Tutti devono sapere che il documento recita: ‘ad oggi non è stato ancora consegnato, da parte della Regione e dell’Azienda Sanitaria, lo studio di fattibilità richiesto (12/01/2015) relativo all’ipotesi di realizzare un ospedale unico e baricentrico dell’intera Area Nord’. Partendo dunque dallo stato delle cose e cioè da una richiesta inascoltata a distanza di quattro anni, nel documento si traccia, necessariamente e forzatamente, un altro scenario, ovvero un nuovo ospedale per Carpi, chiedendo però di ragionare assieme sull’ubicazione, ed una qualificazione dell’ospedale di Mirandola che gli dia lo stesso livello operativo di Carpi.
Ma quante persone credono davvero che vi sia una remota possibilità di riportare Mirandola ai livelli pre-sisma? Pochi e tra questi il Consigliere PD Roberto Ganzerli, che dice: ‘Noi vogliamo un ospedale di area come quello di Carpi nella nostra città’. Allora sappiano che, nella Conferenza Territoriale Socio Sanitaria (CTSS) del 23 luglio, il Direttore Generale Ausl di Modena Antonio Brambilla ha escluso che Mirandola in futuro possa avere un aumento di posti letto.
Il sistema sanitario è alla ricerca continua di un equilibrio tra sostenibilità e garanzia di cure ed assistenza: pensiamo forse che eventuali ulteriori tagli e contrazioni future si farebbero su un ospedale nuovo, magari appena inaugurato, come quello di Carpi o su quello esistente di Mirandola?
Bellelli sostiene che l’ospedale baricentrico ‘sia ritenuto irrealizzabile nelle attuali condizioni di viabilità e collegamenti tra i due territori’: questo ragionamento contiene in sé un paradosso perché, proprio collocando una struttura in posizione baricentrica, si riduce il disagio della viabilità in un’ottica di equità tra i cittadini”.


“La baricentricità per Bellelli – aggiunge l’assessora alla Sanità del Comune di Mirandola Antonella Canossa – è un criterio positivo e dunque applicabile per l’Hospice dell’Area Nord, che dovrebbe sorgere a San Possidonio, mentre per l’ospedale è un criterio negativo, che fa girare 100 mila persone da una parte e 100 mila dall’altra. Eppure in Piemonte sotto la guida Chiamparino per la localizzazione di un nuovo ospedale, hanno seguito il principio della ‘baricentricità valutata sia in rapporto alla dislocazione sul territorio degli utenti sia ai tempi necessari per raggiungere l’area’, prevedendo anche opere viarie per compensare alcune criticità.
Inoltre non si comprende la convinzione secondo la quale l’ospedale di Carpi debba stare vicino all’autostrada: forse si pensa che utenti ed operatori utilizzino l’autostrada per raggiungere l’ospedale? O si pensa che in caso d’incidenti o maxi incidenti in autostrada l’ospedale di riferimento sia quello più vicino? No, è il trauma-center, cioè Baggiovara. 

La localizzazione ipotizzata tra via dell’Industria e l’area artigianale di Fossoli non è affatto interessante per gli abitanti dell’Area Nord, ma, come ha detto il sindaco Bellelli ai primi di maggio, ‘darebbe risposta ai comuni del bacino reggiano’.
Questo conferma ciò che avevamo già detto a proposito dell‘automedica sul territorio Carpi-Correggio: c’è più interesse verso l’area reggiana che verso la Bassa modenese. Ci si chiede perchè non ragionare invece su un’automedica Carpi-Mirandola.
Il concetto di programmazione provinciale ed il ruolo dei diversi distretti ci sembra sempre più discutibile.
Nella recente CTSS del 23 luglio scorso la Direzione Ausl ha affermato che l’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola è al centro di un progetto di miglioramento e potenziamento che riguarda struttura, personale e servizi. Il Piano Investimenti contenuto nel bilancio preventivo 2019, presentato nella precedente CTSS, prevede 2,2 milioni di euro per il miglioramento sismico del Corpo 8 e 474.000 euro per il miglioramento sismico del Centro Servizi, mentre 2,8 milioni di euro sono previsti per la realizzazione dell’OsCo, l’ospedale di comunità, e 7,788 milioni di euro per la realizzazione della Casa della Salute, entrambi da ricavare all’interno di corpi di fabbrica dell’ospedale; si tratta dunque non di ampliamenti o potenziamenti dell’ospedale, ma di riconversioni di porzioni dell’ospedale. Invece non risulta che sia previsto un OsCo a Carpi e ci si chiede perché.
Per quanto riguarda l’investimento di un nuovo ospedale, non ci si può fermare al costo di costruzione, occorre considerare anche i costi di gestione della struttura: costerebbero meno due ospedali o un ospedale unico baricentrico derivante dalla piena fusione Carpi-Mirandola?
Ovviamente guardando al futuro, la soluzione ottimale, cioè migliore sotto l’aspetto dell’efficienza, sarebbe l’ospedale unico e per questo motivo continueremo a chiedere lo studio di fattibilità non ancora prodotto: diversamente potrebbe essere difficile dimostrare che i soldi pubblici sono stati ben spesi e non esistevano soluzioni alternative migliori.
Va detto anche ai carpigiani che per mantenere la qualità occorrono volumi, quindi meglio avere un ospedale di 1° livello a qualche chilometro, cioè una struttura che secondo il DM 70/2015 serve un bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti: questa dimensione non sarebbe raggiunta ovviamente dal solo distretto di Carpi, necessita del contributo di altri, cioè deve considerare anche altri.
Sia chiaro che noi condividiamo il concetto di rete hub e spoke, dove gli hub sono Policlinico e Baggiovara, ma quello che lamentiamo è che la distribuzione e la classificazione dei centri ospedalieri periferici non garantiscono equità tra i cittadini.
L’ospedale baricentrico è una soluzione lungimirante, non una strategia mirata alle elezioni come è stato per il nuovo ospedale di Carpi annunciato dall’assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna Sergio Venturi meno di un mese prima del voto del 26 maggio“.

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