I danni provocati sabato dalle violenti grandinate e dal forte vento che hanno colpito in particolar modo alcune aree della Bassa modenese e dell’Alto ferrarese, stimati già nell’immediato in diversi milioni di euro, sono in questi giorni oggetto di stima da parte della Regione che sta valutando e delimitando le zone più colpite con l’obiettivo di chiedere per esse lo stato di calamità naturale. La Regione, in collaborazione con i territori e le associazioni agricole, sta facendo la stima dei danni e procederà con le Province alla delimitazione delle aree colpite. «Si tratta – spiega l’assessore Simona Caselli – delle azioni necessarie per attivare lo stato di calamità e tutti gli istituti possibili a sostegno degli agricoltori, quali sgravi fiscali e contributivi, oltre che risarcimenti assicurativi». Anche la Lega Nord in Regione sta spingendo per lo stato di calamità.
“Abbiamo inviato la richiesta alla Provincia e Regione di calamità naturale per il rimborso e stiamo chiedendo alla Regione di poter intervenire sui casi più eclatanti attraverso la Legge 10 ER”, ha scritto su Facebook il sindaco di Finale Fernando Ferioli, il cui comune è quello dell’Area Nord che ha subito i danni maggiori.
Diversi i danni ai frutteti e ai raccolti di pera abate, problemi anche ai vigneti ma non solo: anche alcuni allevatori hanno subito danni decisamente gravi, come ad esempio è accaduto all’allevamento di lumache Elicicoltura Quaranta e Più a Massa Finalese, dove i gusci dei molluschi non hanno resistito ai proiettili piovuti dal cielo (nella gallery, con le foto di un nostro lettore che ringraziamo, i danni).
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