Dopo l’eccezionale e devastante grandinata di sabato pomeriggio, si fa la conta dei danni mentre si prosegue nella messa in sicurezza di tutte le situazioni che possono presentare pericolosità. Proprio ai fini della salvaguardia della pubblica e privata incolumità, il sindaco ha provveduto a emettere un’ordinanza che obbliga i proprietari di immobili a eseguire verifiche di messa in sicurezza dei manti di copertura, degli impianti e delle alberature di pertinenza potenzialmente pericolose.
COC – Sabato pomeriggio in circa venti minuti è stato attivato il COC, Centro Operativo Comunale, che ha visto da subito all’opera la Polizia Municipale, affiancata dal Gruppo Volontari della Protezione Civile di Finale Emilia, la Squadra Cantonieri, il Servizio Ediliza e Ubanistica del Comune, i Vigili del Fuoco di Finale Emilia, Sorgea e Geovest, con l’appoggio del Comando Carabinieri di Finale Emilia. Sono stati numerosi gli interventi per risolvere situazioni critiche, a cominciare dagli alberi divelti e dalle strade ostruite da detriti. Viabilità Nella giornata di lunedì è stata riaperta al traffico via San Lorenzo (la strada che conduce al Polo industriale), mentre rimane chiusa via Ventura, nel tratto tra via Torre Portello e via Trento e Trieste.
Edifici pubblici – Nella mattinata è stato effettuato un sopralluogo con l’ingegner Manuela Manenti della struttura commissariale, che ha seguito nel post-terremoto i lavori di costruzione degli edifici “temporanei”. Si è rilevata l’inagibilità del Palazzetto dello Sport, dove è già all’opera una ditta per eseguire gli interventi di riparazione del manto di copertura. Purtroppo occorreranno alcune settimane prima di poter tornare a utilizzare la struttura.
Per quanto riguarda le nuove scuole di via Comunale Rovere, si registrano solo alcune infiltrazioni nella parte dedicata alle elementari, dovute al ristagno dell’acqua, conseguente all’ostruzione degli scarichi dell’acqua piovana, provocata dalla grande quantità di grandine che si è ammassata nelle grondaie. Si sta comunque già provvedendo alla sostituzione dei pannelli danneggiati e la scuola riaprirà regolarmente il 15 settembre, termine entro il quale saranno terminati anche i lavori di ampliamento della struttura. Per quanto riguarda la scuola media non si registra alcun danno. Così come per le medie di Massa Finalese, dove qualche infiltrazione si è riscontrata nelle scuole elementari. Nelle scuole materne, sia a Finale che a Massa, la situazione è priva di criticità.
Problemi analoghi a quelli riscontrati nelle scuole elementari di Finale si sono verificati nel nuovo Polo della Sicurezza, la cui inaugurazione è ormai imminente. La grande quantità di grandine caduta in poco tempo si è compattata all’interno delle grondaie e dei buttafuori, ostruendoli e provocando un ristagno dell’acqua che è poi filtrata attraverso la copertura. Si registrano danneggiamenti tutto sommato contenuti anche agli arredi, che erano già collocati all’interno della sezione dedicata alla Croce Rossa. La ditta costruttrice si è detta pronta a far fronte agli eventuali danni riscontrati, grazie alla copertura assicurativa di cui dispone, anche per sostituire qualche elemento d’arredo irrimediabilmente lesionato.
Per quanto riguarda i parchi pubblici e le aree verdi delle scuole, la squadra cantonieri e gli addetti di Geovest stanno verificando, pianta per pianta, la situazione e lo stato di tenuta di rami e alberi, provvedendo alle rimozioni e agli abbattimenti necessari. Geovest sta anche provvedendo allo svuotamento ripetuto dei cassonetti dove si ripongono gli sfalci. Purtroppo le quantità da smaltire sono tante e occorreranno sicuramente alcuni giorni per riavvicinarsi alla normalità.
Allegati 3 – Nel pomeriggio di lunedì, con i tecnici e funzionari dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, si sono svolti sopralluoghi sia nelle zone dove sono stati fatti interventi di emergenza, per quantificare i danni, sia per controllare lo stato di immobili già danneggiati dal terremoto e inseriti nei cosiddetti “Allegati 3” (ad esempio le vecchie scuole elementari di via Oberdan, il cui tetto danneggiato è stato ulteriomente lesionato dalla grandinata), oltre allo stato di efficienza delle messe in sicurezza ancora presenti su diverse strade cittadine.
Agricoltura – Gli agricoltori sono stati i più colpiti dall’eccezionale evento di sabato. I danni, per diversi milioni di euro, sono davvero notevoli per diverse colture e per un’area territoriale piuttosto estesa. Per questo la Regione, attraverso l’assessorato regionale all’Agricoltura, si è attivata in collaborazione con le amministrazioni comunali, la Provincia e le associazioni agricole per effettuare la stima dei danni, presupposto necessario per poter per arrivare all’attivazione dello stato di calamità, indispensabile per sperare di ottenere eventuali rimborsi dei danni subiti.
Attività Produttive – Anche sul fronte del commercio e dell’industria, i danneggiamenti sono stati tanti e consistenti. La limitatezza dell’area colpita fa però temere che possano non sussistere le condizioni per arrivare alla proclamazione di uno stato di calamità. Si stanno comunque studiando le strade che sarà possibile percorrere per cercare di arrivare ad alleviare il danno subito da tanti operatori.