Il Comune di Finale va sciolto: sarebbe questo il responso dei commissari prefettizi inviati, negli ultimi tre mesi e sino a venerdì scorso, per compiere accertamenti sul Comune dopo le prime risultanze dell’inchiesta Aemilia. A riportare l’indiscrezione è La Gazzetta di Modena, il cui articolo originale, a cura di Francesco Dondi, è consultabile a questo link.
Scrive il quotidiano che la relazione dei commissari parlerebbe “soltanto in minima parte di condizionamenti, mentre si sofferma più a lungo sulle difficoltà burocratiche evidenziate negli atti quotidiani”, come ad esempio la mancanza di un segretario comunale come verifica ultima degli atti. Il Prefetto Di Bari ora ha a disposizione due opzioni, “sostenere la tesi del commissariamento (…) o elaborare una proposta dettagliata di legalità e correttezza amministrativa e quindi, pur evidenziando ogni criticità, farsi quasi da garante di un Comune, che a maggio 2016 andrebbe a votare”.
Ora il rapporto è sul tavolo del Prefetto che dovrà inoltrarlo al Ministero dell’Interno, al quale spetta la decisione di proporre o meno al presidente della Repubblica lo scoglimento del Comune. “Se il Presidente emetterà il decreto di scioglimento, previa delibera del Consiglio dei ministri, il municipio sarà retto da un commissario per 18-24 mesi e quindi anche le elezioni del 2016 salterebbero”, chiude la Gazzetta.
LEGGI ANCHE: L’articolo su La Gazzetta di Modena