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Modena è la città più cara, ogni anno spendiamo 307 euro in più del resto d’Italia

da | Set 17, 2019 | In Primo Piano, Finale Emilia, In primo piano, In primo piano | 0 commenti

Modena è la città più cara d’Italia, record per il costo della vita. Ogni anno spendiamo 307 euro in più del resto d’Italia. Lo certifica l’Istat che ha reso noti i dati dell’inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti: l’Unione Nazionale Consumatori ha così compilato la classifica delle città delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.

Secondo l’analisi dell’Unione nazionale consumatori, in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care in termini di rincari, c’è proprio Modena che, pur non avendo l’inflazione più alta, +1,1% (il record appartiene ancora una volta a Bari: +1,3%), ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia tipo, a 307 euro su base annua. Al secondo posto Bolzano, dove il rialzo dei prezzi dell’1% determina un aggravio annuo di spesa, per una famiglia media, pari a 301 euro, terza Bari, dove l’inflazione a +1,3%, il primato di agosto, comporta una spesa supplementare pari a 270 euro.

Va molto meglio nella vicina Bologna, dove l’abbassamento dei prezzi dello 0,3% genera un risparmio annuo di 85 euro. Al secondo posto Ravenna  (-0,3%, pari a -84 euro) e al terzo Trento, -0,2%, con un ribasso del costo della vita pari a 49 euro.

In testa alla classifica delle regioni più costose in termini di maggior spesa, la Liguria, che, con l’inflazione a +0,9, registra, per una famiglia tipo, una batosta pari a 207 euro su base annua. Segue l’Abruzzo, dove l’incremento dei prezzi pari all’1%, implica un’impennata del costo della vita pari a 205 euro, terza la Puglia, dove per via dell’inflazione a +0,9%, si ha un salasso annuo di 175 euro. Emilia Romagna al 14esimo posto. La regione con meno rincari, la Sardegna, dove il rialzo dello 0,1% si traduce in una maggior spesa annua di 20 euro. Marche e Umbria in seconda posizione, con una variazione dei prezzi pari a 22 euro per entrambe.

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