Cattiva maestra televisione, recita il titolo di un noto saggio del filosofo Karl Popper. Quello andato in onda martedì 17 settembre a Porta a porta, noto programma di infotainment firmato da Bruno Vespa, è l’esempio di quello che non dovrebbe fare la tv.
Nel salotto del famoso giornalista è stata ospite Lucia Panigalli, la donna di Vigarano Mainarda, a pochi chilometri da Finale Emilia, vittima di un tentato omicidio da parte dell’ex compagno Mauro Fabbri che provò a farla uccidere anche mentre si trovava in carcere, assoldando un sicario.
La notte del 16 marzo 2010 la donna fu aggredita dal suo ex mentre stava rincasando. L’uomo fu condannato a otto anni di carcere, ma usufruì di uno sconto di pena grazie alla buona condotta e per questo uscì prima di prigione. Inoltre, proprio mentre stava scontando la pena, promise al compagno di cella, Radev Stanyo Dobrev, soldi e un trattore per uccidere Lucia. Per questo venne processato e assolto nel 2017. L’uomo è ora libero, vive a quattro chilometri da Lucia. Per questo la vive sotto scorta e ha raccontato a Porta a porta il dramma che sta vivendo e per promuovere una proposta di legge presentata con la senatrice Laura Boldrini che permetta di modificare l’articolo 115 del codice penale e di punire il mandante di un tentato omicidio.
In tv, però, è andata in scena la solita vittimizzazione secondaria della sopravvissuta, come se Lucia “se la fosse andata a cercare”. Mezzi sorrisi, domande pruriginose da parte del giornalista che vanno oltre il buon senso e le regole del buon giornalismo. Numerose le reazioni di associazioni nei confronti del giornalista.
L’episodio di cattiva televisione andato in onda a Porta a Porta si aggiunge alle cronache degli ultimi recenti femminicidi, come quello nel piacentino, che si sono soffermate su aspetti che poco hanno a che fare con la cronaca.
Vespa ha perso l’occasione per portare in un programma molto seguito dal pubblico un tema delicato e attuale che, invece, deve essere portato all’attenzione dell’opinione pubblica con grande rispetto.