Si chiama Chiara Benatti ha 13 anni, frequenta la terza media a Cavezzo ed è una giovane promessa del calcio femminile. Chiara ha iniziato a giocare a calcio nel 2012 all’età di 6 anni. Dopo il terremoto non c’erano palestre agibili a Cavezzo, così si è iscritta presso la polisportiva cittadina per giocare nella squadra locale. Era l’unica ragazza, ma i compagni l’hanno sempre accettata. “Chiara è una sportiva a 360 gradi – spiega mamma Stefania -. Oltre al calcio ha praticato nuoto a livello agonistico, che poi ha lasciato per frequentare basket dove gioca nella squadra di Cavezzo nel ruolo di guardia”. Ma la sua grande passione rimane il calcio. Anche i fratelli hanno praticato lo stesso sport, poi però hanno lasciato. Chiara, invece, ha continuato con determinazione.
Se fosse rimasta a Cavezzo, Chiara avrebbe potuto giocare con i colleghi maschi, in una squadra mista, solo fino a 14 anni. “L’anno scorso – racconta – ho fatto un provino e ora sono nella rosa della squadra femminile del Sassuolo che milita nel campionato di serie A. Come ruolo, gioco sulla fascia. Mi hanno convocata anche per partecipare alle olimpiadi di calcio under 15 che si svolgeranno in Calabria”.
Nel 2014, Chiara era stata chiamata a Torino per sostenere un provino con la squadra femminile della Juventus. Era stata presa, ma ha dovuto rinunciare a causa della distanza. La famiglia, infatti, si sarebbe dovuta trasferire nella città piemontese. Già dover accompagnare la figlia a Sassuolo per gli allenamenti è piuttosto impegnativo per mamma Stefania. Ora però è stato attivato un pulmino che copre la tratta di andata e ritorno.
Quando chiediamo a Chiara a quali calciatori si ispira, la risposta non è affatto scontata. A differenza di quanto ci si aspetterebbe, non si tratta di campioni quali Cristiano Ronaldo e Leo Messi, conosciuti in tutto il mondo anche da chi non è tifoso. Chiara ha come punto di riferimento l’attaccante del Barcellona e della nazionale francese Antoine Griezmann. “All’inizio mi ispiravo a Dybala – racconta Chiara – ora a Griezmann. Lo ammiro perché non è individualista, ma gioca per la squadra, proprio come piace fare a me”.
La giovanissima Chiara ha le idee chiare anche su cosa le piacerebbe fare da grande. “Vorrei diventare una calciatrice professionista – spiega -. Le donne che giocano a calcio non guadagnano come i loro colleghi professionisti maschi, ma qualcosa sta cambiando. Infatti il club olandese dell’Ajax ha firmato un accordo per equiparare i contratti dei propri tesserati: stessi diritti per uomini e donne. Speriamo che altre squadre aprano al professionismo per il calcio femminile”.