NONANTOLA – “Pensi che tuo figlio sia un campione? Portalo in un’altra società”. E’ il monito alla correttezza, e l’invito alla correttezza, comparso negli spogliatoi della società di calcio La Pieve di Nonantola, squadra oratoriale con circa 250 tesserati, giovani e giovanissimi divisi in dieci squadre.
“Chi pensa di avere un figlio “campione” è pregato di portarlo in altre società”, c’è scritto, un invito diretto ai genitori che non poche volte si intromettono a gamba tesa nelle questioni dei figli. Bambini che magari sono solo là per divertirsi e si ritrovano addosso le ansie di competizione di padri e madri, le urla, le scenate, anche le violenze sugli spalti.
Il cartello, infatti, è comparso qualche anno fa, quando il padre di un giocatore di un’altra squadra picchiò un giocatore della juniores Pieve. Ora sta facendo il giro del web grazie a diversi articoli di giornale che ne raccontano la storia. E pare funzioni. Gli episodi incresciosi sono diminuiti, l’invito alla calma, alla buona educazione e all’umilità è stato recepito.