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Cgil: “Nel nostro territorio sempre meno politiche industriali, e sempre più cassa integrazione”

da | Ott 14, 2019 | San Prospero | 0 commenti

La provincia di Modena si conferma essere il territorio dell’Emilia-Romagna in cui le aziende hanno fatto, nel 2019, più ricorso alla cassa integrazione guadagni. Infatti, secondo i dati forniti dall’Inps, nel periodo tra gennaio ed agosto 2019 le ore di cassa integrazione autorizzate sono pari a 2.994.460, esattamente il doppio rispetto a quanto fatto registrare per lo stesso periodo del 2018 (1.430.556). Il dato è particolarmente allarmante, basti pensare che il territorio modenese supera nel ricorso alla cassa integrazione anche il territorio di Bologna (che si “ferma” a poco più di 2,4 milioni di ore), attestandosi per triste distacco a prima provincia in regione.

La Cgil Modena, alla luce di dati così vistosamente in crescita, non può che essere allarmata: sono numeri ancora fortunatamente lontani alle ore di utilizzo del periodo crisi, ma definiscono un trend di sicuro peggioramento dello stato di salute del tessuto industriale modenese.

“Per misurare la febbre al nostro sistema produttivo – afferma la segreteria della Cgil Modena – bisogna affiancare ai dati sulla cassa integrazione un’analisi del mercato del lavoro, che continua a far registrare un grande utilizzo di contratti a tempo determinato, un aumento dei contratti part-time (anche e soprattutto involontari) e il sempre corposo ricorso alle agenzie di somministrazione”.

Di fronte ad uno scenario di questa natura, con un tessuto produttivo che dimostra avere diverse crepe e punti di forte criticità, sarebbe ancora più necessario ragionare di un piano di investimenti, pubblici e privati, che rilanci il territorio seguendo alcune direttrici comuni, come la qualità del lavoro, la sostenibilità ambientale, l’innovazione e la giustizia sociale ed economica. La necessità, quindi, di una programmazione industriale che valorizzi le competenze e il ruolo dei lavoratori e che coinvolga i territori.

“Assistiamo invece – continua la Cgil di Modena – a vicende che sembrano andare in una direzione totalmente opposta, come la recente comunicazione da parte di Cnh Industrial di voler perseguire un piano industriale votato a tagli di personale e apertura di nuove procedure di cassa integrazione, misure che al momento non riguardano gli stabilimenti di Modena, ma che rischiano di avere ricadute su di loro e sull’indotto”.

Per queste ragioni la Cgil Modena ritiene importante partecipare ed essere presenti alla mobilitazione dei lavoratori degli stabilimenti modenesi di Cnh Industrial che si svolgerà martedì 15 ottobre, con sciopero di 2 ore e breve corteo finale.

“In una situazione in cui il territorio versa già in condizioni complicate e di fronte alle sfide che attendono questo territorio e il Paese – conclude la segreteria – ci sarebbe bisogno di relazioni industriali trasparenti e di qualità; ci sarebbe bisogno di vere politiche industriali, in grado di far progredire complessivamente il nostro territorio, senza che, come pare continui ad essere, le scelte siano guidate principalmente da logiche di profitto”.

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