Il Pd rottama lo stalinismo: “È al pari di nazismo e fascismo”. L’Assemblea Legislativa ha votato una Risoluzione, il cui primo firmatario è il consigliere regionale del PD Enrico Campedelli, per prendere posizione e fare chiarezza rispetto ad un documento votato al Parlamento europeo il 19 settembre scorso intitolato “Importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa”, presentato congiuntamente da esponenti dei principali gruppi per commemorare l’anniversario degli 80 anni dallo scoppio della Seconda guerra mondiale.
La risoluzione votata oggi in Regione parte dalle parole pronunciate dal presidente del Parlamento Europeo, On. David Sassoli, a Marzabotto nella ricorrenza dell’eccidio il 6 ottobre 2019, che hanno sottolineato l’esigenza di non “alimentare confusione fra chi fu vittima e chi fu carnefice” e la necessità di “evitare equivoci, alimentare revisionismi, pronunciare giudizi superficiali”.
“La Risoluzione approvata – spiega il primo firmatario Campedelli – intende impegnare la Giunta, il suo Presidente e la Presidente dell’Assemblea legislativa ad affiancare il comune di Marzabotto e il comitato delle Celebrazioni nella realizzazione della proposta del Presidente del Parlamento Europeo per svolgere un momento di incontro tra le delegazioni dei partiti del Parlamento europeo a Marzabotto sui temi della memoria; a proseguire ed incentivare in vista del 75esimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale le sue iniziative sui temi della memoria del Novecento, continuando a fornire un sostegno effettivo ai progetti volti a promuovere la memoria e la commemorazione storica; a trasmettere la presente risoluzione al Governo, ai Presidenti di Senato e Camera e al Presidente del Parlamento europeo”.
“La memoria delle vittime dei regimi totalitari e autoritari, così come il riconoscimento e la consapevolezza del retaggio comune europeo dei crimini commessi dalla dittatura stalinista, nazista e fascista, è di vitale importanza per l’unità dell’Europa e dei suoi cittadini. La Giornata europea di commemorazione delle vittime di tutti i regimi totalitari e autoritari, celebrata ogni anno il 23 agosto, ci ricorda sempre che non dobbiamo dare per scontati la dignità, la libertà, la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti umani, e che la pace, la democrazia e i diritti fondamentali non sono un fatto acquisito – conclude Campedelli – Preso atto della risoluzione del parlamento europeo, abbiamo voluto legittimamente esprimere le nostre critiche ad alcuni passaggi, poiché la formula definitiva del testo, nonostante il condivisibile obiettivo di condannare ogni forma di totalitarismo, propone una lettura semplicistica, confusa e contradditoria di quanto avvenuto nel corso del Novecento. Così come ha ricordato il presidente Sassoli, eventuali equiparazioni improprie minano la nostra identità e non rendono giustizia, ad esempio, a quanti nelle formazioni partigiane comuniste e nel Partito comunista italiano hanno lottato insieme ad altri democratici per la nostra libertà, e hanno contribuito alla nascita della nostra Repubblica, sono stati fra i protagonisti alla Costituente e non hanno mai smesso di impegnarsi a per rafforzare il nostro sistema democratico”.