MIRANDOLA, CONCORDIA, FINALE, SAN FELICE, MEDOLLA, CAMPOSANTO, CAVEZZO, SAN POSSIDONIO, SAN PROSPERO – Potenziamento dell’ospedale di Mirandola, Prandini: “La qualificazione del Santa Maria Bianca è una opportunità per tutta l’Area Nord. Continuiamo a chiedere miglioramenti senza rifiutare ciò che ci è stato proposto”
Il Sindaco di Concordia, nonchè presidente dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord in carica, interviene sul tema relativo al potenziamento del Santa Maria Bianca e si rivolge al sindaco di Mirandola Greco: “Abbiamo l’opportunità di potenziare la sanità per i cittadini della bassa, lasciamo da parte le contrapposizioni politiche e lavoriamo insieme per raggiungere nuovi obiettivi.”
“Il tema del potenziamento dell’ospedale di Mirandola lo abbiamo trattato, come Unione dei Comuni dell’area nord modenese, con grande attenzione ascoltando le proposte della Regione, presentate nel corso di un incontro con l’assessore regionale Venturi. E abbiamo convenuto che fosse importante cogliere l’opportunità di qualificare l’ospedale Santa Maria Bianca, condividendo le proposte presentate. Determinati, però, a proseguire nel confronto con la Regione per ottenere ulteriori miglioramenti.
Serve qualcosa in più, abbiamo detto, come il potenziamento dei servizi e dei reparti attivi nell’ospedale, coprendo velocemente i rispettivi primariati che ad oggi risultano scoperti, ma questo non vuol dire rifiutare ciò che ci è stato proposto.
Resto quindi molto stupito dalla dura presa di posizione del sindaco di Mirandola Alberto Greco, che ha definito ‘irricevibili’ le proposte della Regione. Ma irricevibili per chi? Ogni sindaco sa che gli ospedali non appartengono solo alla dimensione territoriale del Comune nel quale sono costruiti. Perché appartengono ad una comunità più ampia.”
È quanto afferma Luca Prandini, sindaco di Concordia e presidente dell’Unione Comuni modenesi area nord in carica, sul tema relativo al potenziamento dell’ospedale di Mirandola, rispetto al quale sono apparsi in questi giorni sulla stampa giudizi ultimativi del sindaco di Mirandola Greco che, a parere di Prandini, non vanno nella direzione di qualificare la sanità nella bassa.
“Vogliamo buttare a mare tutto il lavoro fatto fino ad oggi, con un ‘muro contro muro’ che avrebbe come probabilissimo esito quello – ad essere ottimisti – di farci tornare daccapo con tutto? Chi si prende la responsabilità di dire alle comunità dell’area nord modenese ‘che non se ne fa nulla perché vogliamo di più’, con il rischio di perdere mesi o anni senza avere nulla?
Io, come presidente dell’Unione, non mi prendo certo questa responsabilità. Perché il mio, e nostro, dovere è quello di lavorare affinchè i progetti vengano realizzati, senza rinunciare a battersi per ottenere quello che riteniamo manchi nella progettazione iniziale.
Lasciamo fuori la contrapposizione politica e lavoriamo, possibilmente insieme, per raggiungere i traguardi che ci prefiggiamo.
Ma, e lo dico con grande rispetto al sindaco di Mirandola, la contrapposizione politica e i toni ultimativi non sono la chiave per risolvere i problemi. Servono confronto e dialogo, senza lanciare ultimatum.
Personalmente sono già impegnato in un confronto con l’assessorato regionale alla sanità e l’Azienda Ausl portando le necessità del territorio con l’obiettivo di implementare l’offerta di servizi sanitari per la bassa modenese e ottenere impegni per un pieno potenziamento dell’ospedale.
E questa discussione non resterà confinata nel dibattito fra sindaci ma la porteremo in assemblee pubbliche per confrontarci con i cittadini e le parti sociali”