La Regione conferma anche quest’anno il proprio impegno per far sì che i medici specializzati siano, anche nel prossimo futuro, in numero adeguato alle esigenze dell’Emilia-Romagna. E lo fa concretamente, aumentando il numero di contratti di formazione specialistica garantiti dallo Stato.
Con uno stanziamento di 1 milione 750mila euro, infatti, ne finanzierà direttamente 70, che si sommano ai 24 finanziati dalle Aziende sanitarie della regione. Considerando gli 837 garantiti dallo Stato per l’Emilia-Romagna (su un totale di 8mila a livello nazionale), e l’impegno di Regione e Ausl, si arriva dunque a 931 contratti di formazione specialistica sul territorio, a fronte dei 735 dello scorso anno.
L’incremento è di oltre il 25%, e questo permette di raggiungere la massima capacità formativa delle Scuole di specializzazione di area sanitaria maggiormente critiche dei quattro Atenei dell’Emilia-Romagna.
“Un impegno importante, che confermiamo anno dopo anno- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. In questo modo incrementiamo le opportunità di accesso ai corsi di specializzazione dell’area medica e diamo risposta alla carenza di professionisti, soprattutto nelle branche dove si registra il più alto fabbisogno di copertura degli organici ospedalieri. La Regione fa dunque la propria parte per fronteggiare un problema che tuttavia è di carattere nazionale; rimane quindi indispensabile un intervento governativo. Un primo passo è stato fatto, visto che sono ulteriormente aumentati, rispetto allo scorso anno, i contratti finanziati dal ministero”.
Dei 70 contratti finanziati dalla Regione, 25 sono destinati all’Università di Bologna, per 625mila euro; 15 all’Università di Ferrara, per 375mila euro; 19 all’Università di Modena-Reggio Emilia, per 475mila euro e 11 all’Università di Parma, per 275mila euro